Nell’incontro di ieri al Mef – scrive Patrizio Miatello – ci è stata consegnata bozza del primo decreto attuativo contenente le modalità di presentazione della domanda al fondo di indennizzo tramite CONSAP, che provvederà a valutare le richieste con l’eventuale indennizzo del 30% sul valore di acquisto delle quote azionarie, senza rivalutazione e interessi.
Si riscontra, intanto, che la domanda non è del tutto semplice, e deve censurarsi in questo caso il fatto che sia esclusa per legge la consulenza legale. Per il secondo decreto attuativo operativo definitivo il Governo non ha dato una data precisa ma ha ipotizzato 45 giorni. Sono state fatte alcune osservazioni tecniche sulla bozza, che potranno essere integrate fino a lunedì prossimo.
Duole il fatto che la legge non abbia mantenuto quanto previsto dall’art 38 Fondo Ristoro dal progetto di legge proposto dal Governo e in prima battuta votato alla Camera dei deputati: prevedeva il 30% del danno ingiusto ed era era salva peraltro la possibilità di possibili incrementi nel tempo successivi al triennio sempre derivanti dai conti dormienti (comunicati dal MEF come pari a € 2,5 MILIARDI) con la possibilità di rivalutazione e interessi tramite la procedura prevista dall’arbitrato CONSOB, in merito al quale il Governo si era reso disponibile ad accogliere le osservazioni e integrazioni proposte dalle 13 associazioni della cabina di regia.
Quell’articolo è stato, invece, sostituito dalla legge di bilancio 30/12/2018 n 145 art 1 commi da 493 a 507, che esclude la rivalutazione e interessi, con indennizzo esclusivo del 30% sul valore di acquisto. Purtroppo l’improvvido intervento di alcune associazioni ha fatto si che fosse ridimensionato l’indennizzo a favore dei Risparmiatori traditi.