Un gruppo di cittadini che vorrà prendersi cura della manutenzione di un parco, di una scuola, di uno spazio pubblico, di una marginalità, da oggi lo potrà fare grazie ai patti di collaborazione – scrivo nella nota che pubblichiamo Sandro Pupillo e Giovanni Selmo, consiglieri comunali di Vicenza per Da Adesso in poi -.
Non nascondiamo la grande soddisfazione per l’approvazione ieri in Consiglio comunale del Regolamento per la gestione dei patti di collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni.
Il regolamento è frutto di un percorso voluto dall’assessore al sociale Matteo Tosetto, che ringraziamo molto per il lavoro svolto, che parte da una nostra mozione votata a suo tempo all’unanimità. Si tratta di un modello organizzativo che, in attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale, consente ai cittadini e all’amministrazione pubblica di svolgere su un piano paritario attività di interesse generale, concernenti la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni.
I patti di collaborazione sono veri e proprio atti negoziali attraverso cui il Comune e i cittadini attivi concordano l’ambito degli interventi di cura, rigenerazione o gestione condivisa dei beni comuni, tesi al soddisfacimento di interessi generali, regolando aspetti importanti del rapporto collaborativo, quali gli obiettivi da perseguire, la tempistica, le modalità di azione, il ruolo ed i reciproci impegni dei soggetti coinvolti, le forme di pubblicità e altri ancora.
Solo per fare alcuni esempi: a Milano il mese scorso l’Amministrazione comunale ha sottoscritto un importante patto con Municipio 2, la scuola Primaria statale “Vittorio Bottego” e le realtà locali e gli abitanti del quartiere per la rigenerazione condivisa dei Giardini di via Amalfi, attraverso la creazione e la cura di un orto collettivo; A Torino, nel quartiere Mirafiori, è stato sottoscritto un Patto per dare supporto e sostegno alle persone che vivono in uno stato di povertà socio-economica; A Genova, nel quartiere Coronata, una rete di attori ha firmato un Patto di collaborazione per la realizzazione e la gestione del Centro di riuso e riparazione Surpluse; Nel sobborgo di Meano, frazione del comune di Trento realizzare una serie di azioni ed interventi semplici e mirati di abbellimento di aree verdi e di cura di fontane e giochi pubblici del sobborgo di Meano.
Crediamo quindi fortemente che in un momento storico come quello in cui stiamo vivendo di incertezza, di mancanza di fiducia, di precarietà, ma altrettanto di voglia di mettersi in gioco e a servizio della propria comunità questo strumento possa rappresentare un punto di partenza importante, come appunto già dimostrato in molte città d’Italia.
Siamo davvero felici che il regolamento sia stato approvato a larga maggioranza dei Consiglieri (28 favorevoli e 2 contrari) e siamo convinti della bontà del provvedimento anche in virtù del fatto che i 2 no siano arrivati da Danchielli e Pellizzari, gli stessi due Consiglieri che avevano votato contro al rinnovo della convenzione con il Centro antiviolenza di Vicenza.