“La decisione del governo di rinviare di un mese le scadenze del payback sanitario è grave e assolutamente inaccettabile”. Lo ha scritto in una nota Enrico Cappelletti, membro del M5s in commissione Industria alla Camera.
“Stiamo parlando – ha aggiunto – di almeno 190mila famiglie che rischiano di trovarsi da un giorno all’altro senza reddito. Di almeno 1400 imprese che rischiano di portare i propri libri contabili in tribunale, di cui molte notoriamente esercitano anche in Veneto . E noi diciamo loro che hanno un altro mese di tempo. Che tipo di risposta è questa? È intollerabile. Con questa operazione, a 190mila famiglie (che lavorano in quelle imprese, ndr) si rimanda la sentenza di lastrico, la sentenza di povertà, di mese in mese. E se le imprese coinvolte falliranno, rischieremo di mettere in ginocchio l’intero Servizio Sanitario Nazionale”.
“È davvero imbarazzate – continua Cappelletti – il balletto che c’è stato sul decreto Bollette. Noi abbiamo presentato emendamenti che avrebbero aiutato anche le imprese del Veneto e risolto il problema. E la maggioranza, che a parole diceva di essere d’accordo, li ha respinti tutti. Il minimo sindacale che chiedevamo era di salvare almeno le micro e le piccole imprese di cui il nostro territorio è caratterizzato. Ci è stato detto che era illegittimo, ma la misura è già prevista per il payback farmaceutico. Adottando una uguale franchigia di tre milioni, avremmo salvato almeno il 70% delle piccole e medie imprese. Non c’è stato il coraggio da parte del governo di affrontare questo problema. Eppure, le piccole imprese sono il faro attraverso cui la maggioranza stessa ha raccolto i suoi consensi. Oggi le sta tradendo, non dando tempo loro fino al 31 dicembre per risolvere il problema”.
“Il governo è capace solo di dare la colpa a Draghi e Renzi – prosegue -, che certo hanno delle responsabilità nella vicenda, ma loro avevano sospeso il provvedimento, rendendosi conto della follia che rappresentava. Meloni e i suoi, invece, sono andati avanti, dicendo che è semplicemente l’applicazione di una norma fatta da altri. Sul reddito di cittadinanza e sul Superbonus, invece, non si sono fatti troppi problemi. Perché non hanno cambiato anche il payback sanitario? Perché se la prendono sempre con i più deboli. Questo è di fatto un governo tecnico, fatto di burocrati che operano tagli lineari. Più draghiano di Draghi e più montiano di Monti. Non ha il coraggio di assumersi responsabilità politiche, al di là di alcune questioni ideologiche, peraltro pericolose”.
“Il miliardo messo a disposizione nel decreto Bollette – conclude Cappelletti -, oltre a essere un velato ricatto, mette micro e piccole imprese sullo stesso piano delle multinazionali. E certifica che l’unica cosa a cuore dell’esecutivo è la difesa dei poteri forti, a discapito dei più deboli”.