Pedaggi autostradali, Walter Mauriello (presidente Meritocrazia Italia): non un rinvio degli aumenti, ma esenzioni e rimborsi

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Pedaggi autostradali
Pedaggi autostradali

Dopo la proroga della riduzione delle accise su benzina, gasolio e gas, atteso è anche il congelamento dell’aumento del 34% dei pedaggi autostradali sulle tratte A24 e A25 tra Lazio e Abruzzo, che dovrebbe scattare dal primo luglio e che era già stato rinviato a gennaio in attesa del rinnovo del Piano economico finanziario – inizia così la nota che pubblichiamo di Walter Mauriello, presidente di Meritocrazia Italia (qui le altre note su ViPiù.it dell’associazione, ndr) –.

Si tratterà di un rincaro di ben 800,00 euro annui a famiglia, e si ricorda che, negli ultimi 14 anni, l’aumento del pedaggio sulla tratta è stato del 187%.

Ora, il rinnovo del Piano economico finanziario resta chiuso in un cassetto, mentre continua il braccio di ferro tra Governo e società concessionaria. E il problema è solo rinviato, come finora già accaduto nel susseguirsi di deroghe e sospensioni.

Nel frattempo, dopo decenni di manutenzioni ‘al risparmio’, restano uno stato di sicurezza precaria, cantieri aperti da tempo nel tentativo di recuperare i mancati investimenti infrastrutturali, code a tratti, deviazioni su strade provinciali e statali, spartitraffico provvisori e disagi che non giustificano il pagamento del pedaggio e che causano problemi a viaggiatori e autotrasportatori che non possono rispettare tempi di viaggio e di consegna.

Nonostante siano già stati stanziati 800 milioni di euro e nonostante la nomina di diversi Commissari, la situazione non si sblocca, anche a causa di contenziosi con privati. Tante sono le incertezze sul futuro delle due autostrade, tra ipotesi di nazionalizzazione e necessità di messa in sicurezza.

Perché sia consentita una reale libertà di circolazione ai cittadini su tutto il territorio nazionale, Meritocrazia Italia invoca una programmazione degli interventi sistematica e non limitata alla contingenza, auspicando, oltre al taglio delle accise e a efficaci agevolazioni a favore delle imprese di autotrasporto, opere decise e di coraggio a favore della mobilità e della sicurezza delle infrastrutture.

Il rinvio dell’aumento dei pedaggi non basta. Si chiedono piuttosto esenzione o rimborso del pedaggio in caso di aumentati tempi di percorrenza ovvero cambio di percorso obbligatorio, insieme a

– un piano di monitoraggio delle infrastrutture e degli interventi con definizione preventiva delle coperture;

– un sistema di comunicazione chiaro e tempestivo che consenta ai viaggiatori di individuare lo stato dell’arte dei cantieri aperti;

– regole certe sulla scontistica dei pedaggi e controllo sulla fase applicativa ed imposizione di una carta dei servizi;

– un sistema di conciliazione stragiudiziale ovvero di una class action con opportunità ottenere risarcimenti, indennizzi, riparazioni, sostituzioni, riduzioni del prezzo, risoluzione del contratto o rimborsi del prezzo pagato.

Stop war.

Roma, lì 19 Maggio 2022                       

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriello