Pedemontana, apre tratto Bassano-Montebelluna. M5S: “costata 15 miliardi invece che 2,2. Spreco che peserà sulle tasche dei veneti”

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SPV, Pedemontana Veneta Breganze Bassano
SPV, Pedemontana Veneta Breganze Bassano

“Venerdì 28 maggio è prevista l’apertura del tratto Bassano del Grappa – Montebelluna, tragitto di 35 Km. Zaia raccontava che costasse 2,258 miliardi; secondo quanto dichiarato dallo stesso in Consiglio Regionale, arriverebbe invece a costare 15 miliardi, quasi 7 volte di più”. Così in una nota i portavoce del Movimento 5 Stelle in Parlamento e in Consiglio Regionale a proposito della Superstrada Pedemontana Veneta, uno dei cavalli di battaglia della giunta regionale a guida leghista. “Noi avevamo chiesto trasparenza e ci è stata negata, ma finalmente abbiamo avuto le carte e il quadro è emerso chiaro. Avevamo proposto una alternativa più rispondente ai bisogni, gratuita, senza pedaggio e con impatti ambientali ed economici nettamente minori. Ma la politica veneta aveva già i suoi interessi avviati. E per uno spreco come questo, mancheranno i fondi per le infrastrutture utili e necessarie a cui noi siamo sempre favorevoli. I Veneti questo lo devono sapere. E devono sapere -proseguono gli esponenti M5S – che al privato che ha proposto di costruire l’opera, il guadagno da 5,7 miliardi viene garantito, mentre i rischi più significativi ricadono tutti sulla Regione Veneto, cioè sui cittadini. La società privata ha presentato stime sul traffico (quindi delle entrate dai pedaggi) affidate a società non specializzate, che sono state contestate da Cassa Depositi e Prestiti e dalla Banca Europea per gli Investimenti”.

“Anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha rilevato diverse criticità a cui si aggiungono quelle della Corte dei Conti: lentezza nella progressione dell’opera, carenze progettuali, ritardi negli espropri, clausole contrattuali ambigue o favorevoli al concessionario, problematiche di ordine ambientale e, non ultimo, l’aumento del costo complessivo a totale carico dei cittadini. E’ stato quindi richiesto un riesame della stima risultata poco credibile, ma invano e, se questi rilievi saranno confermati, avremo enormi problemi per le casse della Regione – continuano gli esponenti del M5S del Veneto – Ora, dopo che Zaia ha “firmato cambiali” miliardarie sulla testa dei Veneti, sembra che abbia ricevuto un soccorso da Roma, consentendogli di utilizzare una quota dei fondi che in realtà dovevano servire per le Olimpiadi di Cortina, ma il buco appare talmente spropositato che i Veneti dovranno pagare per anni e anni”.