“Non si prendano in giro i veneti: per riprogettare l’opera bisognerebbe modificare il contratto attuale con il concessionario SIS. L’avevamo sostenuto lo scorso anno, ma Zaia scelse di metterci altri 200 milioni di euro dei veneti tenendo tutto com’era. Prima di parlare di revisione del progetto si dica chiaramente se il ministro dei trasporti Toninelli intende chiedere al Presidente della Regione Veneto la risoluzione del contratto, e Zaia dica chiaramente se in questo caso lo farebbe. Il tutto mettendo nero su bianco tempi, costi, risparmi e penali. E lo si faccia in fretta perché di mezzo ci sono i territori attraversati e sfregiati, i Comuni che aspettano le opere compensative, le aziende e i lavoratori nei cantieri e il mutuo che Zaia ha messo sulle spalle del bilancio della Regione. Se invece è solo fuffa, e io penso che sia così – conclude Fracasso -, ci sia risparmiato questo gioco delle parti”.
Pedemontana, Stefano Fracasso: “M5S e Zaia non prendano in giro i veneti”
“Sulla Pedemontana non si prendano in giro i veneti. Le dichiarazioni del capogruppo dei Cinque stelle in Consiglio regionale Jacopo Berti, che in Regione parla di una ri-progettazione dell’opera e di meno corsie, stridono con quanto finora portato avanti da Zaia. Siamo di fronte al Governo di tutto e il contrario di tutto, con i due maggiori esponenti veneti del contratto giallo-verde, Zaia e Berti, che sostengono esattamente il contrario rispetto al più grande cantiere regionale, la Pedemontana”. Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Stefano Fracasso interviene in merito alla Pedemontana dopo le dichiarazioni del capogruppo del M5S in Consiglio regionale Berti.