Sono ormai mesi se non anni, scrive nell nota che pubblichiamo Matilde Cortese, Massimo M. Follesa ed Elvio Gatto portavoce Co.Ve.P.A., che dalla trincea del cantiere della Pedemontana Veneta a Montecchio Maggiore, vengono pompati metri cubi su metri cubi di acqua estratti dalla falda. Siamo tra le trincee che portano alla A4 sotto alle rotatorie tra la SR 11 e il raccordo al casello di Alte Ceccato.
E il cantiere in trincea che si trova almeno 10 metri sotto al piano di campagna in piena area del falda inquinata dai Pfas della Miteni di Trissino. Quell’acqua è pompata senza sosta 24 ore su 24 per impedire che le trincee siano allagate poiché si trovano proprio all’interno della linea delle risorgive.
Due tubi e due idrovore scaricano le acque della falda con i Pfas in un ponte canale, il cui percorso non è noto o riscontrabile. Queste potrebbero essere reimmesse nei canali che raggiungono o il torrente Guà o il torrente Brendola senza alcun trattamento per depurarle.
Giusto un mese fa avevamo assistito all’inaugurazione del tratto di SPV che collega Montebelluna a Treviso con Bassano del Grappa. Durante quella inaugurazione sia Luca Zaia che i titolari della SIS, i piemontesi Dogliani, avevano sottolineato la particolarità del valore ambientale della Pedemontana Veneta, sottolineandone l’efficienza e l’efficacia nella gestione delle acque delle trincee. Qui tra Alte Ceccato e Brendola nell’ovest vicentino, in piena terra dei Pfas è un’altra storia. Non conta raccontare la storiella delle api e delle centinaia di migliaia di alberi piantati, se poi per non lasciare che si allaghi il cantiere di raccordo con l’A4 come nel 2019 e nel 2010, continui a pompare acque inquinate in un cnale di cui non è nota la destinazione.
Va ricordato che dal 2014 nei pressi della Miteni, tra Valbona e Ghisa, a sud del tunnel di Trissino, la SIS è stata costretta a modificare il progetto portando il tracciato inizialmente in trincea, fuori terra. Fatto determinato dallanecessità di non intercettare la falda inquinata proprio in uscita dalla fabbrica di Trissino.
Vogliamo a questo punto conoscere percè dopo 7 anni dalle segnalazioni si siano dimenticati dei Pfas in Pedemontana Veneta, e per tanto che cosa intendano fare Regione Veneto e SIS. Chiediamo che intervenga l’Arpav a verificare la gestione delle acque di quel cantiere della trincea profonda sotto alle rotatorie della SR 11. In particolare chiediamo che vengano pubblicati i monitoraggi ambientali di quelle acque affinché sia chiarito il livello di inquinamento da Pfas e la destinazione del ponte canale in cui il cantiere continua a sversare le acque provenienti dalla Valle dell’Agno.
Matilde Cortese Massimo M. Follesa Elvio Gatto portavoce Co.Ve.P.A.
link:
Interrogazione in Consiglio Regionale del Veneto sui Pfas e SPV 2014
http://wwwcovepa.blogspot.com/2014/09/pedemontana-veneta-petteno-fsv-rischio.html#more
Mozione in Consiglio Comunale di Montecchio Maggiore sui Pfas e Spv 2014
http://wwwcovepa.blogspot.com/2014/09/spv-pfas-mozione-al-consiglio-comunale.html