La Consigliera regionale dell'Intergruppo Lega - Liga Veneta Milena Cecchetto ha presentato la mozione che è stata approvata dall’Aula di palazzo Ferro Fini impegnando la Giunta regionale “a valutare sconti e agevolazioni per chi vive nei Comuni attraversati dalla Pedemontana Veneta quando sarà possibile" ma non mancano le polemiche tra la maggioranza e il Partito Democratico sulla nuova arteria in via di, ritardato, completamento.
“Venerdì abbiamo inaugurato - dichiara Cecchetto - il nuovo tratto di Pedemontana Veneta. Non abbiamo dimenticato la partita delle agevolazioni per i residenti: come già spiegato dal Presidente Zaia, è ragionevole pensare che verranno valutate riduzioni, agevolazioni, abbonamenti, ma prima è necessario terminare l'infrastruttura; esistono anche i costi di gestione, che non vengono considerati".
Tra i vantaggi l'ex sindaco di Montecchio Maggiore elenca i tempi di percorrenza ridotti di due terzi rispetto ad oggi ("ad esempio tra Treviso e Bassano ci vorranno 20-25 minuti, tra Treviso e Montebelluna 8 minuti") con un conseguente risparmio di carburante e un guadagno in maggior sicurezza e tempo, quindi una miglior qualità della vita.
Ma questo a fronte dei costi sopportati per ottenerli: "solo la galleria della Pedemontana Veneta che collega Malo a Castelgomberto, ad esempio, è costata 300 milioni di euro. Bisogna inoltre ricordare che il progetto della Pedemontana risale al 2002, la gara al 2006, l'aggiudicazione è del 2009; i costi iniziali, poi, sono stati stravolti: basti pensare che l’aumento della spesa per gallerie e trincee tra lavori, espropri, ecc, ammonta a circa 800 milioni, quindi tra il 35 e il 40% in più. Pensiamo anche a tutte le opere di mitigazione e piantumazioni a verde, alla strada di servizio lungo tutto il tracciato, dedicata alla sicurezza della strada”.
“Se un autista non vuole percorrere la Pedemontana - puntualizza poi la Consigliera - può sempre optare per la viabilità ordinaria che è stata integrata, ammodernata, resa più sicura, per 68 km. E a voler fare confronti con la Pedemontana Lombarda o l'A3, o altre infrastrutture di nuova realizzazione, abbiamo il pedaggio di minor costo".
La gestione del pedaggio autostradale resta, comunque, in capo alla Regione e proprio per questo - ricorda l'esponente di Lega - Liga Veneta "chiediamo alla Giunta di valutare la possibilità di agevolazioni per i residenti dei Comuni attraversati dalla Pedemontana Veneta, quando questo sarà possibile e ci auguriamo che quest'opera venga conclusa al più presto per studiarle e attuarle visto che a seguito dell’approvazione e sottoscrizione del Terzo atto Convenzionale nel 2017, sostitutivo della convenzione già sottoscritta nel 2009 e del relativo atto aggiuntivo del 2013, è stato ottimizzato il pedaggio, riducendolo per tutti i fruitori, ma al momento non sono possibili ulteriori esenzioni”.
“La mozione approvata oggi dal Consiglio regionale - conclude Cecchetto - impegna la Giunta regionale ad analizzare e a valutare, dopo la completa ultimazione dell’opera viaria, qualsiasi soluzione tecnico-economica sostenibile finalizzata a ridurre il pedaggio della Pedemontana per i residenti dei comuni territorialmente serviti, anche al fine di alleggerire i flussi di traffico dalla viabilità quotidiana”.
A contestare questa visione ci sono, però, Giacomo Possamai (capogruppo del Pd) e Andrea Zanoni (consigliere regionale Pd)dopo la bocciatura della mozione del Partito Democratico sul tema esenzioni, e non solo agevolazioni, per i residenti: “La bocciatura di oggi della mozione che chiedeva di ripristinare l’esenzione dal pagamento del pedaggio della Superstrada Pedemontana per i residenti dei 70 comuni per cui era già stata prevista la gratuità, rappresenta non solo l’ennesima sconfessione di quanto era stato promesso in origine, ma fa capire come non vi sia nemmeno la volontà politica di venire incontro alle richieste dei territori. Un pessimo segnale".
“Attualmente la Pedemontana - spiegano i due esponenti democratici - risulta essere uno dei tratti stradali più cari d’Italia, con un pedaggio di quasi 16 centesimi a chilometro. Basti pensare che rispetto allo scenario ipotizzato nel 2010 non solo è stata cancellata l’esenzione, ma i 10 euro che all’epoca venivano considerati eccessivi per percorrere tutti e 94 i chilometri della Pedemontana oggi bastano a malapena per percorrere il tratto già aperto da Malo a Montebelluna. Insomma, le condizioni nel tempo sono diventate peggiorative e in più si è registrata una progressiva chiusura rispetto alle attese delle comunità residenti, alle quali non viene riconosciuta nemmeno una minima forma di agevolazione a compenso dei disagi subiti per la realizzazione dell’opera”.
“Il dibattito - concludono Possamai e Zanoni - ha rivelato come la maggioranza voglia cancellare con un colpo di spugna le promesse fatte, giustificando il tutto con le modifiche intervenute nel tempo, peraltro doverose nell’ottica della compatibilità. Resta il fatto che i costi dell’opera e le condizioni contrattuali molto onerose non possono essere pagate fino in fondo da territori che hanno già ampiamente dato. La demagogia l’ha fatta in questi anni chi ha fatto promesse a vuoto e rischia, per giunta, in caso di traffici e introiti insufficienti, di dover imporre a tutti i veneti una tassa per rientrare da un’esposizione altrimenti non recuperabile. Il riconoscimento di esenzioni o di riduzioni consistenti del pedaggio ai residenti resta un dovere di lealtà al quale la politica e l’istituzione regionale non possono sfuggire: continueremo questa battaglia”.
Sei arrivato fin qui?Se sei qui è chiaro che apprezzi il nostro giornalismo, che, però, richiede tempo e denaro. Se vuoi continuare a leggere questo articolo e per un anno tutti i contenuti PREMIUM e le Newsletter online puoi farlo al prezzo di un caffè, una birra o una pizza al mese. Grazie, Giovanni Coviello Sei già registrato? Clicca qui per accedere |