Pedoni e utilizzo di cellulari e cuffie

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Con la diffusione dei riproduttori digitali di musica, dagli iPod agli smartphone, sempre più pedoni (ma anche ciclisti) indossano durante i loro spostamenti auricolari e cuffie create proprio per eliminare i suoni della strada.

Se per gli automobilisti ormai è cosa nota che distrarsi mentre si guida può essere fatale, non lo è altrettanto il fatto che la distrazione può risultare pericolosa anche mentre si pedala o si cammina per strada.

Oltre alla distrazione, anche l’impossibilità di ascoltare i suoni dell’ambiente circostante e la privazione sensoriale che ne deriva, risulta il fattore determinante l’aumento dei sinistri in cui sono coinvolti pedoni muniti di cuffie.

L’aumento di casi simili negli ultimi anni appare proporzionale alla crescente popolarità delle nuove tecnologie di riproduzione musicale con cuffie, ed il fenomeno risulta in tale crescita che la Germania ha realizzato sulle proprie strade dei semafori a terra per pedoni distratti.

In Europa quasi una persona su cinque è un pedone distratto (distracted walkers) e recenti indagini ci informano che sono più di mille le vittime coinvolte ogni anno in incidenti stradali la cui causa sembra essere la distrazione dettata dall’uso di cellulari e dispositivi tecnologici: per arginare questo fenomeno c’è chi invoca l’introduzione di sanzioni per le persone che attraversano la strada mentre chattano (text walking) o fanno uso di cuffie, come quelle che puniscono chi telefona mentre guida.

Due i concetti sui quali si richiama l’attenzione di tutti gli utenti della strada, siano pedoni o ciclisti:

  1. camminare per strada ascoltando musica ad alto volume con le cuffie o distrarsi utilizzando lo smartphone impedisce di percepire i rischi dell’ambiente circostante;
  2. isolarsi utilizzando cuffie insonorizzate per giocare oppure utilizzare le app preferite mentre si cammina per strada allontana dal mondo reale e dai molti rischi ai quali si è esposti, adottando per distrazione comportamenti pericolosi o anche per evitare gli errori degli altri.