Pensionati, Spi, Fnp, Uilp e Cupla del Veneto scrivono all’assessora: «Lanzarin convochi la consulta regionale per l’invecchiamento attivo»

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Pensionati: Elena Di Gregorio (Spi), Tina Cupani (Fnp), Debora Rocco (Uilp) e Raffaele Zordanazzo (Cupla)
Pensionati: Elena Di Gregorio (Spi), Tina Cupani (Fnp), Debora Rocco (Uilp) e Raffaele Zordanazzo (Cupla)

È da più di un anno che la Consulta regionale per l’invecchiamento attivo non viene convocata: in questo periodo il Veneto ha adottato, a ottobre, il piano triennale da un milione di euro, ma i sindacati dei pensionati non hanno ancora avuto aggiornamenti sui progetti presentati.

Per questo Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil e Cupla del Veneto (la sigla che riunisce i pensionati del lavoro autonomo) hanno scritto all’assessora Manuela Lanzarin una lettera per sollecitare la convocazione della Consulta, di cui fanno parte.

«La prevenzione è fondamentale per ritardare la cronicità e, a lungo andare, lo sviluppo della non autosufficienza: in questo senso la legge regionale sull’invecchiamento attivo rappresenta un importante strumento che va fatto funzionare, anche nelle sue fasi consultive. Soprattutto adesso che sono stati superati gli stop provocati dalla pandemia», commentano dalle segreterie regionali Elena Di Gregorio (Spi), Tina Cupani (Fnp), Debora Rocco (Uilp) e Raffaele Zordanazzo (Cupla).

La richiesta di sbloccare i lavori della Consulta è il primo frutto del confronto sulle problematiche della popolazione anziana in Veneto avviato fra i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil con i pensionati del lavoro autonomo. «Siamo ben consapevoli di rappresentare, insieme, un quarto della popolazione del Veneto, le cui priorità sono davanti agli occhi di tutti, a partire da una sanità territoriale efficiente e una gestione più organica della non autosufficienza, alla tenuta del potere d’acquisto delle pensioni. E abbiamo ben chiara la prospettiva degli anziani di oggi e di domani», concludono Spi, Fnp, Uilp e Cupla del Veneto, che intendono fare squadra per portare il loro contributo in tutti i tavoli di confronto ai quali potranno partecipare.