Il buio oltre la siepe, Per una grande Vicenza: “Ad un anno dall’affidamento del servizio di illuminazione pubblica ancora gravi disagi in città”

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Illuminazione pubblica di Vicenza
Illuminazione pubblica di Vicenza

Ad un anno dall’affidamento del servizio di illuminazione pubblica ancora gravi disagi in città: quali cause? Quali soluzioni? – così scrivono nell’interrogazione che pubblichiamo Raffaele Colombara, Alessandra Marobin, Cristiano Spiller, Otello Dalla Rosa, consiglieri comunali di Per una grande Vicenza.

Una situazione paradossale, che potrebbe risultare curiosa se non fosse che mette in evidenza l’inefficienza dell’amministrazione Rucco.

Sono le 21: da una parte i giardini Salvi, illuminati a giorno e chiusi al pubblico; dall’altra Corso San Felice e piazzale De Gasperi desolatamente bui, con qualche fioca luce da insegne e qualche auto.

Una delle zone più critiche della città, dove massima dovrebbe essere l’attenzione per quanto riguarda la sicurezza, in queste settimane è in pratica sempre al buio di sera, con numerose e preoccupate segnalazioni dei cittadini.

Che dire: questo doveva essere il cuore della riqualificazione e dell’allargamento della piazza verso porta Castello e la Stazione, di cui abbiamo visto numerosi rendering, ma le cui tracce si sono perse da tempo.

Come questa, molte altre sono le segnalazioni (con immagini) di blackout continui, a macchia di leopardo, in varie zone della città, come per esempio nella zona di  porta Padova, ma anche viale D’Alviano o Anconetta.

Ad un anno dall’affidamento del servizio di illuminazione pubblica ad un privato e le grandi campagne comunicative autocelebrative, la situazione non è per nulla cambiata e il servizio continua ad essere di scarsa qualità.

Dopo quattro anni di amministrazione, la Giunta Rucco continua ad affidarsi al ritornello ormai consunto della responsabilità dei predecessori, minacciando addirittura di produrre fantomatici dossier di cui ad oggi non abbiamo traccia e che difficilmente potranno essere prodotti visto che sono evidenti e documentabili la scarsissima qualità degli interventi messi in atto in quest’ultimo anno.

L’assessore, infatti, anziché cercare scuse, dovrebbe spiegare, per esempio, quali e quante sono le cabine di alimentazione costruite dalla nuova società, che ad oggi continua ad alimentare l’illuminazione con derivazioni e cavi volanti.

Qui sì, c’è molto da documentare; soprattutto, la mancanza di servizi per cittadini e proprietari di attività commerciali, i quali, più che scuse, vorrebbero contare su risposte concrete in termini di tempi di intervento e realizzazione, oltre che di impegni di spesa.

Sarebbe inoltre utile, volendo andare a fondo della questione che ha generato i pesanti fuori servizio che di recente hanno tenuto al buio parte del centro storico della Città di Vicenza, con forte impatto sulle case e sulle attività commerciali, ottenere informazioni certe sulle cause e sui tempi lunghi occorsi per ripristinare la normale distribuzione dell’energia elettrica.

Tutto ciò premesso,

SI CHIEDE

all’amministrazione

    • Quali e quanti sono i nuovi quadri elettrici di alimentazione che, come previsto dal contratto, la nuova società affidataria del servizio di illuminazione pubblica ha realizzato per rendersi autonoma dalle cabine di Aim, come previsto per legge?
    • Quanti metri di reti interrate ha costruito, come previsto da contratto, la società a cui il comune ha affidato la gestione dell’illuminazione pubblica?
    • Risulta al comune che il nuovo gestore utilizzi collegamenti volanti fuori norma, pericolosi per la sicurezza dei cittadini e inaffidabili, o quelli che i cittadini segnalano sono ritenuti corretti dai tecnici comunali?
  •  Il Comune ha proceduto a verifiche sugli interventi dovuti e su quelli svolti dal nuovo gestore prima di versare il canone annuo? Se sì, in quali date?
  • L’assessore ha un piano ufficiale e depositato dalla società, degli interventi di miglioria e di investimenti dichiarati nel contratto?
  • Come mai il nuovo gestore stende cavi volanti nei quartieri e li fissa ai pali con nastro adesivo nero che si stacca dopo pochi giorni?

Raffaele Colombara, Alessandra Marobin, Cristiano Spiller, Otello Dalla Rosa

Gruppo Consiliare

Per Una Grande Vicenza
Comune di Vicenza