Perché i cani hanno raddoppiato il peso in 6.000 anni?

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 I cani introdotti nell’Europa centrale nell’era neolitica pesavano in media 15 chilogrammi. Come è raddoppiato il loro peso in 6.000 anni di evoluzione a contatto con l’essere umano?

La storia evolutiva dell’essere umano è intimamente legata a quella del cane, sia biologicamente che culturalmente. I primi segni di addomesticamento di questi canidi risalgono a più di 30.000 anni fa e l’associazione comune, nella documentazione fossile, tra uomo e cane risale a circa 15.000 anni fa. Molti fossili di cani sono già stati scoperti e ci permettono di comprendere l’evoluzione morfologica della specie. Tuttavia, la conoscenza dei fattori che hanno influenzato le traiettorie evolutive dai primi cani alle forme attuali rimane molto frammentata.
Oltre alla mancanza di fossili, questa conoscenza è incompleta a causa del fatto che l’addomesticamento del cane è avvenuto indipendentemente in più luoghi del mondo ed è stato probabilmente avviato secondo comportamenti e obiettivi diversi. Uno studio condotto da un gruppo di ricerca internazionale è stato pubblicato sul Journal of Archaeological Science: Reports on the morphological evolution of dogs in Croatia from the Neolithic period.

Cani a guardia delle greggi
Gli autori di questo studio hanno dedotto l’altezza dei cani tra circa 8.000 (neolitico ed età della pietra) e 2.000 (periodo romano) anni fa. Sono stati esaminati i resti di oltre cinquanta cani provenienti principalmente dalla Croazia ma anche dai paesi europei limitrofi. I primi allevatori neolitici arrivarono in Croazia dall’Anatolia (Asia Minore) e dal Medio Oriente e probabilmente portarono con sé una razza di cane che non era già presente in questa regione. Gli autori riferiscono che gli esemplari di questa razza appena importata pesavano circa 15 chilogrammi.
Circa duemila anni dopo, durante l’età del bronzo, il peso medio dei cani era aumentato di due chilogrammi mentre durante il periodo romano raggiungevano il peso medio di 24 chilogrammi. Gli autori suggeriscono che cani sempre più grandi sono stati allevati nel tempo per proteggere il bestiame dai predatori. Le mandrie di pecore pascolavano sempre più ad altitudini più elevate ed erano quindi probabilmente più vulnerabili ai grandi predatori come orsi e lupi. Ci sono anche documenti in cui i romani danno consigli agli allevatori sui cani da pastore. Da questi documenti si stimava che i cani potessero raggiungere anche il peso medio di 32 chilogrammi e quindi probabilmente rivaleggiavano in peso con gli odierni cani da pastore.

(Fidji Berio su Futura-Sciences del 15/06/2022)

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Fonte: Perché i cani hanno raddoppiato il peso in 6.000 anni?

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