(Articolo da VicenzaPiù Viva n. 5, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).
Il caso della giovanissima cantautrice che, anziché ricevere il supporto dei suoi concittadini, viene puntualmente insultata sui social.
Che male ha fatto Madame ai vicentini? La 22enne di Creazzo Francesca Calearo ha vinto Sanremo come co-autrice de “La noia”, ha l’ammirazione di Vasco Rossi, con cui si è da poco incontrata in uno studio a Los Angeles, sforna successi a raffica e calca i palchi di tutta Italia ormai da 5 anni, eppure, non appena i quotidiani locali pubblicano sui social un articolo su di lei, anche il semplice annuncio di una sua esibizione, gli haters berici accorrono con la velocità delle zanzare nelle notti d’agosto sul primo lembo di pelle non spalmato di Autan.
Facendo una selezione a campione sotto alcuni post, si legge «Ma vi rendete conto? Artista? Siamo seri, strimpellattrice… Già troppo…», «Madame…fatti gli affari tuoi… impara a cantare incapace!»; sotto la data di un suo concerto, «Ok. Ottimo motivo x nn scrollarsi dal divano», «La aspetto come si aspetta una multa per guida in stato di ebbrezza». Infine «testi vergognosi, la croce e la corona di spine lasciale stare, non ti auguro neanche di viverle veramente sulla tua pelle… testi idioti scritti da ragazzine», «Adesso capisco perchè il pezzo lascia a desiderare…» sono alcuni dei commenti all’articolo sulla sua vittoria con Angelina Mango.
In questo ultimo caso, l’astio nei confronti della giovanissima cantautrice impressiona ancora di più, se confrontato con la levata di scudi da parte dei napoletani per il secondo posto del concittadino Geolier. L’intera città si è schierata al fianco dello sconfitto, gridando al complotto e accogliendolo in centinaia in aeroporto, prima di assistere al comizio del rapper dal balcone di casa.
I social hanno da tempo assunto la funzione di “sfogatoio” per tantissime persone, non solo per i vicentini, e sono comuni le stigmatizzazioni dei giovani artisti da parte delle generazioni che giovani non lo sono più da un pezzo. E, purtroppo, le ragazze e le donne sono vittime privilegiate dagli haters, se non altro perchè moltissimi sono anche di sesso femminile. Quello che colpisce del caso “vicentini e Madame” è la puntualità e l’intensità degli attacchi che subisce, molto più dell’altra vicentina sotto i riflettori mainstream Francesca Michielin.
Madame frequentava il liceo Pigafetta quando, nel 2018, all’età di sedici anni, ha debuttato con il suo primo singolo “Anna”, prodotto da Eiemgei. Poco dopo, aveva già firmato un contratto con l’etichetta Sugar Music di Caterina Caselli. Verso la fine dello stesso anno pubblicava il secondo singolo, “Sciccherie”, con cui ha raggiunto il Disco di platino. Nell’agosto dell’anno successivo il video viene condiviso su Instagram dal calciatore Cristiano Ronaldo, titolare di quello che all’epoca era il secondo profilo più seguito al mondo, e la popolarità della giovanissima vicentina sale alle stelle e oltre.
Nei due anni successivi, la sua carriera musicale prosegue a vele spiegate, anche con collaborazioni con artisti italiani molto noti come Marracash, Irama, Elodie, Rkomi, Negramaro, Fabri Fibra, Laura Pausini. Ma, probabilmente, è con la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2021, subito nella categoria Campioni, che il pubblico vicentino over 30 si accorge di lei. Ed è subito “bullismo”, come quello che la cantautrice aveva raccontato, al Corriere della Sera, di aver subito nei suoi anni scolastici: non va bene l’abito, non si capisce cosa dice, sa cantare solo con l’autotune.
Quando la Sugar chiede e ottiene il Teatro Olimpico come location per il video di “Voce”, su di lei, che era probabilmente estranea alla scelta, piovono parole di pietra. Per placare gli animi, qualche giorno dopo, viene organizzato un convegno “Madame all’Olimpico, Vicenza tra Classico e Pop”, con assessori e intellettuali locali. Eppure, quando Diesel fece posare i giocatori dell’LR Vicenza in mutande sulle poltroncine rosse del capolavoro palladiano ci fu al massimo qualche imbarazzo e qualche risatina.
Mentre prosegue tra tour e nuovi successi, Madame, nel 2022, viene denunciata per “falso ideologico” con altre personalità dello sport e dello spettacolo per un falso green pass. Se Amadeus e mamma Rai fanno spallucce e la confermano nel cast del Festival 2023, per i vicentini è l’ennesima onta patita per colpa di questa ragazzetta di Creazzo, che si è “perfino” dichiarata bisessuale.
Come non giustificarla quando, nel corso di un’altra intervista, dichiara «di aver paura degli haters», e di «essere sempre stata abbastanza odiata anche a Vicenza».
Invece no: senza pietà, i followers delle testate locali colgono questa ennesima occasione per esibire il loro repertorio migliore. Per negare l’astio cittadino deve intervenire il sindaco in persona.
Quando è stata co-conduttrice di una puntata delle Iene, Francesca Madame Calearo ha raccontato di aver avuto un’adolescenza difficile, senza o con pochissimi amici, piena di ansiolitici e dominata da un brutto rapporto con sé stessa e con gli altri. Un’adolescenza non diversa da molte altre ma che è durata relativamente poco, visto il suo successo
precoce.
Il modello di giovane donna che porta sul palco è sessualmente fluido, lontano dagli stereotipi della strafiga o della virtuosa (in entrambi i significati, musicale e morale) ed è quindi scontato che attiri su di sé il disprezzo di qualunquisti e, fondamentalmente, ignoranti non solo vicentini.
E certo, non è pensabile che i composti abitanti dell’ex sacrestia d’Italia facciano di Madame la loro portabandiera e la difendano con il pathos tipico dei partenopei.
Tuttavia, il fatto che da Vicenza emergano solo artisti che nelle canzoni e nelle interviste raccontano un certo male di vivere (Sangiovanni, ad esempio, ha recentemente annunciato una pausa per un malessere interiore; e si provi a leggere i testi del rapper Nitro…) una riflessione cittadina la potrebbe meritare. E, soprattutto, un decoroso rispetto.