Pericolosità sociale, provvedimenti eseguiti dai carabinieri a Valdagno, Montorso, Cornedo Vicentino e Arzignano

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Pattuglia della Compagnia dei Carabinieri di Valdagno in servizio
Pattuglia della Compagnia dei Carabinieri di Valdagno in servizio

Alcuni soggetti dei quali si è valutata la pericolosità sociale sono stati destinatari di provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria ed eseguiti dai carabinieri a Valdagno, Montorso, Cornedo Vicentino e Arzignano. Il tutto, nell’ambito di intensificate misure di prevenzione conclusesi con quattro soggetti sottoposti ad avviso orale e uno a foglio di via obbligatorio.

I dettagli in un comunicato stampa della Legione Veneto dei carabinieri sull’attività svolta dalla compagnia di Valdagno. “Nel contesto della intensificazione dell’attività di controllo e prevenzione nell’ambito del territorio della Compagnia Carabinieri di Valdagno, sono stati notificati quattro avvisi orali e un foglio di via obbligatori ad altrettanti soggetti di cui si è valutata l’attualità della pericolosità sociale.

Sulla base delle segnalazioni effettuate nel corso dei trascorsi mesi e delle richieste avanzate dai militari dell’Arma, sono state emesse le suddette misure di prevenzione dalla locale Autorità di pubblica sicurezza.

La notifica avvenuta nella mattinata odierna presso il Comando Compagnia Carabinieri di Valdagno ha interessato soggetti residenti in Valdagno, Montorso, Cornedo Vicentino e Arzignano.

In particolare il foglio di via obbligatorio notificato pone il divieto al soggetto interessato, originari di Valdagno, di permanere sul territorio di Vicenza per tre anni a motivo delle condotte poste in essere. Eventuali violazioni del divieto comporterebbero l’arresto con pene da 1 a 6 mesi ai sensi dell’art. 76 nr.3 Dlgs nr. 159 del 06.09.2011. I provvedimenti hanno effetto immediato.

La suddetta attività posta in essere dalla Compagnia si affianca a quella di controllo del territorio che, oltre al servizio straordinario del territorio svolto lo scorso venerdì 27.05.2022, ha visto una intensificazione della vigilanza nelle contrade di montagna nella alta Valle dell’Agno e del Chiampo”.