
Negli ultimi giorni, il personale sanitario del Veneto è stato oggetto di gravi aggressioni, sia fisiche che psicologiche, evidenziando una crescente mancanza di rispetto verso chi opera quotidianamente per garantire la salute pubblica.
Massimiliano Zaramella critica gli attacchi psicologici tramite manifesti no-vax a Vicenza
A Vicenza sono comparsi manifesti dell’associazione no-vax “Io” (leggi qui), raffiguranti un uomo disteso a terra con le suole delle scarpe in primo piano, accompagnati da termini sanitari e messaggi volti a instillare paura e sospetto riguardo alle vaccinazioni. Il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, ha definito tali manifesti «un insulto al personale sanitario», sottolineando la mancanza di rispetto verso chi ha sacrificato la vita durante la pandemia.

Massimiliano Zaramella, presidente del consiglio comunale di Vicenza e primario chirurgo vascolare presso l’Ospedale di Vicenza, ha espresso preoccupazione per l’impatto di tali messaggi sulla fiducia reciproca tra professionisti sanitari e cittadini: «Le professioni di aiuto come sono quelle sanitarie non possono prescindere dalla fiducia reciproca con pazienti, familiari e cittadini e, credetemi, le conseguenze più gravi di questo stillicidio lo pagheremo tutti come cittadini».
Questi episodi evidenziano una crescente tensione nei confronti del personale sanitario, sia attraverso aggressioni fisiche che mediante campagne di disinformazione. È fondamentale promuovere una cultura del rispetto e della fiducia verso chi opera nel settore sanitario, riconoscendo il loro impegno e la loro dedizione nella tutela della salute pubblica
Luca Zaia condanna l’aggressione fisica al Pronto Soccorso di Verona

Parallelamente, a Verona, presso l’ospedale Borgo Trento, un paziente trasportato in stato di incoscienza si è risvegliato al Pronto Soccorso e ha aggredito un medico e tre infermieri, causando loro lesioni con prognosi di sette giorni (leggi qui). L’uomo ha inoltre danneggiato attrezzature e strutture ospedaliere. L’intervento delle forze dell’ordine ha portato al suo arresto con l’accusa di lesioni personali e danneggiamento.

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua ferma condanna: «Un comportamento che non solo è un affronto alla professione sanitaria, ma rappresenta un atto di inciviltà inaccettabile. Assistiamo ormai a un bollettino pressoché quotidiano di aggressioni negli ospedali: serve il massimo rigore verso persone che si scagliano contro chi è impegnato ad aiutare loro ed altri cittadini».