“Ad oggi non sappiamo quanti siano medici, ospedalieri o di medicina generale, pediatri, infermieri e operatori sociosanitari non ancora vaccinati. Ho chiesto al dottor Flor, direttore dell’Area sanità e sociale della Regione, i numeri scorporati per categoria e per singola Ulss, mi auguro che a breve scattino i provvedimenti disciplinari per chi rifiuta senza un valido motivo. Esiste una legge, in vigore ormai da aprile va fatta rispettare: di mezzo c’è la salute pubblica”.
A dirlo è la consigliera Pd Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità di Palazzo Ferro Fini. “Gli ultimi dati diffusi dalla Regione, circa un mese, fa mostravano come un sanitario su dieci non fosse ancora immunizzato: 6312 su 60203, troppi per pensare a una incompatibilità con il vaccino per motivi di salute. È una cifra elevata e la situazione non sembra molto migliorata, se è vero che solo nelle due Ulss della provincia di Vicenza sono state inviate ben 4mila lettere a medici e infermieri no Vax. Non possiamo rischiare nuovi focolai, magari a danno di soggetti particolarmente fragili: il personale sanitario che continua a rifiutare il siero va destinato ad altri compiti che non prevedano il contatto con i pazienti e, se non è possibile, deve essere sospeso dal lavoro”.