Peste suina africana, Cristina Guarda (Europa Verde): “Servizio veterinario regionale numericamente inadeguato”

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“Di emergenza in emergenza le attività veterinarie di controllo a livello di ciascuna Azienda Ulss messe a dura prova a causa di una carenza di personale ormai patologica. La Regione che intende fare?”. A dirlo la consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde sulla peste suina africana.

“In una nota del 5 settembre 2023, indirizzata, tra gli altri, all’Assessore alla sanità e al Direttore Area Sanità e Sociale del Veneto, la Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti Sanitari (FVM) del Veneto ha esplicitato come le nuove misure emergenziali necessarie all’eradicazione della peste suina africana costituiscano un pesante carico di lavoro aggiuntivo che grava su organici drammaticamente ridotti, tanto che Azienda Zero ha attivato dei bandi di concorso che oggi non risultano ancora conclusi –  continua Guarda . ma se da una parte il Governo, attraverso un decreto del giugno 2022, stabiliva le funzioni e i compiti delle Anziende Ulss nel contrasto e nei controlli sulla diffusione del virus, tali indicazioni, in Veneto, si scontrano con dotazioni organiche ridotte al lumicino.

A fine agosto 2023 il Ministero della Salute-Commissario straordinario alla peste suina africana, mediante una ordinanza, ha addirittura conferito alle Autorità locali la possibilità di rimpolpare l’organico veterinario pubblico utilizzando veterinari aziendali o in regime di libera professione.

Per questo, – conclude Cristina Guarda – ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale, per chiedere all’assessora di competenza quali misure urgenti intenda adottare la Regione al fine di sopperire a questa carenza di personale veterinario che tanto in difficoltà sta mettendo la nostra azione in contrasto con la diffusione della PSA”.


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