Si è svolto oggi a Vicenza un convegno di studio sulla Pet Therapy promosso dall’Istituto Professionale Servizi Sociali Bartolomeo Montagna che si è concentrato sul tema “Gli interventi assistiti con gli animali: un approccio professionale e di inclusione”.
All’appuntamento era presente anche l’assessore regionale all’Istruzione del Veneto, Elena Donazzan che ha espresso il suo pensiero in merito.
“La pandemia e le restrizioni adottate per contrastare l’avanzata del virus – ha detto – hanno certamente esasperato talune dinamiche nella socializzazione tra gli adolescenti: una chiara dimostrazione delle problematiche legate a tale fenomeno è la tendenza all’isolamento riscontrata tra i più giovani, dall’aumento dei casi di autolesionismo e dell’uso delle droghe. Sono problemi della fase adolescenziale rischiano di compromettere la vita stessa della persona, nelle sue relazioni e nelle scelte per il futuro.
La scuola può però ricoprire un ruolo cruciale nel contrasto a questi fenomeni, anche promuovendo soluzioni innovative. Ne è un esempio l’Istituto Montagna, che ha scelto di attivare nel primo post-pandemia, in una classe che aveva registrato problemi di socializzazione tra gli studenti, un progetto che ha portato ad ottenere ottimi risultati grazie all’abile coordinamento di un’equipe di professionisti della pet-therapy.
Questa esperienza potrebbe presto diventare un’innovazione nelle metodologie della didattica e dell’inclusione per molte scuole del Veneto, in particolare per quelle ad indirizzo socio-sanitario – sottolinea l’assessore regionale all’istruzione -. L’uso di animali di accompagnamento nella socializzazione e nella medicina sta dimostrando un’indubbia efficacia. L’introduzione di progetti simili può consentire ai giovani che vi partecipano di avere sbocchi professionali in ambito socio-assistenziale e di approfondire fin d’ora le tecniche ed i benefici della pet-therapy, così come espresso qui a Vicenza.
La presenza dell’Ufficio Scolastico Provinciale al convegno – puntualizza ancora l’Assessore – è legato all’introduzione della pet-therapy nell’affiancamento e nel sostegno per i bambini disabili certificati, anche gravi, fin dalla scuola primaria. Un cane, infatti, aiuta il bambino ad esternare le proprie emozioni, a sentirsi incluso e motivato, e questi fattori sono cruciali proprio ai fini del sostegno dei soggetti più fragili dentro la scuola”.
La pet-therapy – conclude l’Assessore all’istruzione del Veneto – rappresenta anche un’occasione, in particolare per i ragazzi che frequentano questo genere di corsi, l’occasione per ampliare i propri orizzonti verso i percorsi universitari legati alla pedagogia e alla psicologia, con una declinazione legata all’uso degli animali delle terapie”.