“Sui Pfas il ministro Costa, caro Brusco, è ancora fermo sulla linea di partenza. Mentre il M5S accusava il sottoscritto di inerzia, anche con insulti e offese, la Regione Veneto, unica in Italia, aveva già fissato i limiti per i Pfas, denunciato alla Procura il crimine, avviato la procedura per la costituzione di parte civile, avviato la revisione delle Aia delle aziende e molto altro ancora”.
L’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin replica così al consigliere regionale pentastellato in merito alla questione delle sostanze perfluoroalchililiche e all’annuncio ministeriale di voler istituire una cabina di regìa nazionale.
“Mentre la vostra parte politica andava accusando di immobilismo la Regione Veneto e il sottoscritto, aizzando la folla – prosegue Bottacin – noi eravamo già sul pezzo con azioni concrete. Tanto che in ben 42 casi siamo stati oggetto di ricorso per “eccesso di azione”.
Viceversa in questi 14 mesi di governo che cosa ha fatto il ministro del M5S? Oltre ad accorgersi che i Pfas sono in tutta Italia, meglio tardi che mai, per ora siamo stati testimoni solo di annunci. Speriamo che ora il ministro metta almeno in moto la macchina, perché la Regione Veneto lo ha già doppiato più volte”.
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