Pfas e Tav Vicenza: associazioni chiedono revoca del progetto per il rischio di disastro ambientale

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Possamai Vincenzo Macello Tav Vicenza e Pfas
Possamai Vincenzo Macello Tav Vicenza

Diverse associazioni ambientaliste e comitati di cittadini di Vicenza hanno diffidato il commissario per i lavori Tav Vincenzo Macello a ritirare il provvedimento con cui approva la progettazione definitiva dell’opera: la richiesta nasce dalla preoccupazione per i rischi derivanti dalla presenza di Pfas nel sottosuolo lungo il tracciato del secondo lotto della Tav.

Le associazioni contestano che il progetto non tenga conto di questa grave criticità ambientale. In particolare, si teme che le attività di cantiere possano aggravare la contaminazione da Pfas, con conseguenze per la salute pubblica e l’ambiente.

Nella diffida si fa riferimento a diverse violazioni normative, tra cui il decreto legislativo 231/2001 e l’articolo 434 del Codice di Procedura Penale. Si sottolinea inoltre la pericolosità della situazione, paragonandola al disastro ambientale provocato dalla Miteni a Vicenza.

Le associazioni chiedono quindi al commissario Macello di revocare il provvedimento di approvazione del progetto e di avviare una nuova fase di valutazione che tenga conto adeguatamente del rischio Pfas.

La diffida è partita recentemente da Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa, PFASLand, i rappresentanti di CAST, del Comitato di quartiere dei Ferrovieri, del Cs Bocciodromo, di Caracol Olol Jackson, di Civiltà del Verde, oltre ad alcuni cittadini di Vicenza.

Dell’iniziativa sono stati informati RFI, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente, ANAC, Prefetto di Vicenza e sindaco Giacomo Possamai.