Pfas in Piemonte, “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” chiede processo contro Solvay come a Vicenza contro Miteni

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Movimento per la salute Maccacaro contro Solvay di Spinetta Marengo
Movimento per la salute Maccacaro contro Solvay di Spinetta Marengo

A Vicenza partirà il 1 luglio il processo a 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation accusati a vario titolo dellìinquinamento da Pfas. In Piemonte invece, con un sesto esposto al Procuratore capo Enrico Cieri, il “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” chiede “l’apertura del procedimento penale ad Alessandria contro Solvay per disastro ecosanitario continuato e omessa bonifica, in violazione della sentenza 2019 della Cassazione, con l’evidenza dei reati relativi alla produzione e all’uso dei Pfas (PFOA – C6O4 – ADV) commessi – in concorso con le Autorità pubbliche – senza soluzione di continuità dagli anni ’90 ad oggi ad opera dello stabilimento di Spinetta Marengo.

L’associazione ha poi presentato abche i “sei esposti al nuovo procuratore capo Cieri e ai procuratori Eleonora Guerra e Fabrizio Alessandria, per conoscenza e competenza inviati a Prefetto e Commissione interparlamentare ecomafie. Compresi nelle oltre 230 pagine del Dossier “Pfas. Basta!” (che tratteggia la lunga storia dei Pfas (PFOA e C6O4 e ADV), a partire dagli anni ’90 dallo stabilimento Montedison – Solvay di Spinetta Marengo , tratta in breve da stralci dei libri “Ambiente Delitto Perfetto” (Barbara Tartaglione – Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia) e “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”, nonché degli oltre 400 articoli sul Sito www.rete-ambientalista.it gestito dal “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”.

“L’intervento della Magistratura è sollecitato a maggior ragione per almeno sette ordini di urgenze – prosegue ancora la nota dell’associazione ambientalista -. Per l’aggravarsi della situazione sanitaria e idrogeologica. Per la violazione della sentenza della Cassazione: reati di omessa bonifica e disastro ambientale continuato. Per obbligare Solvay a rendere pubblici gli standard analitici di Pfas e Bisfenolo senza i quali è vanificata l’identificazione delle sorgenti di contaminazione nonché della mancata risoluzione delle perdite. Per contrastare le connivenze della Provincia e bloccare la produzione e l’utilizzo del C6O4. Per arginare – conclude il comunicato -la manovre seguenti i ricorsi di Solvay al Tar del Piemonte. Per collegare le sinergie con il processo in corso a Vicenza contro Miteni”.