Sui Pfas bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno, come fa l’eurodeputata leghista Mara Bizzotto. Il parlamento europeo infatti non ha accolto la richiesta di limiti zero, fermandosi a 0,5 e 0,1, ma con la possibilità da parte dei singoli governi di abbassarli ancora. “Sui Pfas si poteva fare di più e meglio. Sui limiti Pfas ancora tante ombre: la UE si è piegata alle lobby e alle multinazionali della chimica”
La nuova Direttiva UE sulle Acque Potabili approvata in via definitiva dal Parlamento Europeo segna comunque un passo in avanti e rappresenta un miglioramento rispetto al vuoto normativo che regnava sui Pfas a livello europeo. Ora la Direttiva fissa i nuovi limiti in Pfas totale 0.5 ?g/l e somma di Pfas 0.1 ?g/l. Non sono i ‘Pfas zero’ che volevamo e per i quali mi sono personalmente battuta – commenta Bizzotto in una nota- ma va sottolineato comunque un risultato importante che abbiamo portato a casa: ogni Paese avrà la possibilità di fissare limiti Pfas più bassi e più stringenti rispetto a quelli indicati dalla Direttiva UE. Viene quindi data ai singoli Governi nazionali la libertà di determinare livelli più rigorosi sul proprio territorio: ora sono proprio curiosa di vedere cosa faranno concretamente il Governo PD-5 Stelle e il Ministro dell’Ambiente Costa – conclude Bizzotto – dato che sui Pfas sono anni che chiacchierano a vanvera e che si riempiono la bocca di false promesse”.
Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Mara Bizzotto che in questi anni ha seguito in prima persona al Parlamento Europeo la battaglia per i ‘Pfas zero’ e l’iter della riforma della Direttiva 98/83/CE sulla “Qualità delle acque destinate al consumo umano”.
“Purtroppo la mia battaglia, che è la stessa della Regione Veneto, per fissare a quota zero il limite di Pfoa, Pfos e Pfas in tutta Europa, portata avanti con la presentazione dei famosi emendamenti concordati con i sindaci veneti dei Comuni contaminati e con le associazioni dei cittadini, è stata affossata ancora nell’ottobre 2018 dal voto contrario di Popolari e Socialisti e di molti eurodeputati italiani, in testa quelli di Forza Italia e del PD – continua l’europarlamentare Bizzotto ?C Il testo approvato oggi in seconda lettura, uscito blindato dai negoziati tra Parlamento, Commissione UE e Governi nazionali, è la diretta conseguenza delle pressioni esercitate dalle lobby e dalle multinazionali della chimica che hanno portato alla bocciatura dei miei emendamenti del 2018”.
“Peccato perché dopo 22 anni di attesa per riformare la Direttiva UE Acque Potabili, l’Europa ha perso un’occasione storica per tutelare veramente l’ambiente e la salute pubblica di fronte ad un problema, quello dei Pfas, sempre più pericoloso e che riguarda tutti i cittadini italiani ed europei, e in particolare noi veneti che abbiamo avuto la sfortuna di subire sulla nostra pelle il maxi inquinamento da Pfas che ha coinvolto 350mila cittadini tra le provincie di Vicenza, Verona e Padova” conclude l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto.
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