Emergenza Pfas, non solo Veneto: in Piemonte associazioni ambientaliste contro Lega e stampa

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Pfas Piemonte

A Vicenza si inaugurerà lunedì 12 ottobre il processo contro alcuni ex dirigenti industriali ritenuti responsabili de più grande inquinamento da Pfas in Europa. Ma il problema delle  sostante inquinanti nelle acque, e tramite le acque negli alimenti, non è solo Veneto, come dimostra l’ottimo film con Mark Ruffalo Dark Waters basato su una storia vera. In Piemonte e in particolare a Spinetta Marengo in provincia di Alessandria il Movimento di lotta per la salute Maccacaro tramite le associazioni Rete Ambientalista – Movimenti di Lotta per la Salute, l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza accusano la Lega (che governa anche in Veneto), che amministra il Comune, la provincia e la Regione, e i giornali, di aver “censurato” l’inquinamento da C604 della ditta Solvay e la notizia che la Conferenza dei Servizi permetterebbe alla ditta stessa di usare liberamente tale sostanza.

“Ad Alessandria abbiamo denunciato e i giornali hanno censurato – scrivono le associazioni lanciando pesanti accuse anche al governo – che la Lega (che controlla Regione Provincia Comune) si appresta a portare a termine il disegno affidatole di dare via libera alla Solvay, addirittura scaricando la propria criminale responsabilità per l’autorizzazione C6O4 ad un tradimento del (pur imbelle) ministro Costa cioè dei Cinquestelle e del Governo. Tanto è l’inciucio imprenditorialsindacalpolitico, che avevamo preannunciato la rimozione promoveautur ut amoveatur del direttore Arpa diventato (finalmente) scomodo”.

La censura giornalistica è un gravissimo vulnus alla democrazia; anche quando è velleitaria: poichè decine di migliaia di italiani sono puntualmente informati tramite il Sito del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” e la Lista della “Rete ambientalista. Movimenti di lotta per la Salute per la Salute, l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza”.

Il Comitato Stop Solvay propone in una nota che “venga pianificato lo screening medico della popolazione coinvolta dall’inquinamento (a partire dagli abitanti di Spinetta Marengo e Montecastello e dai lavoratori dello stabilimento) e si proceda all’avvio di approfondite analisi per valutare la presenza di ADV7800, cC6O4 e di ogni altro PFAs nel suolo, nelle acque (in particolare in tutti i pozzi e nelle risorse idriche che riforniscono di acqua potabile il nostro territorio) e nell’ambiente”.

“Le emissioni inquinanti sia in atmosfera che in falda dovranno essere nulle (zero strumentale). Facciamo notare – concludono le associaizioni – che il ministro italiano all’Ambiente Sergio Costa si è espresso in tal senso in una recente intervista concessa al bisettimanale alessandrino “Il Piccolo”. La concentrazione degli inquinanti nello scarico (unico) che fuoriuscendo dagli impianti di trattamento defluisce in Bormida dovrà essere < 0,1 microg/l. Dopo 24 mesi dalla ripartenza dell’impianto di produzione la concentrazione di cC6O4 nello scarico dall’impianto di trattamento dovrà essere nulla (zero strumentale)”.