Il Commissario Delegato per i Primi Interventi Urgenti di Protezione Civile in conseguenza della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche dei territori delle Provincie di Vicenza, Verona e Padova, dr. Nicola Dell’Acqua comunica – in una nota della Regione – quanto segue:
Il Comitato Tecnico regionale V.I.A. ha approvato nel corso della seduta di mercoledì 7 maggio il progetto di “Messa in sicurezza delle fonti idropotabili contaminate da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). Interventi finalizzati alla progettazione e realizzazione delle condotte di adduzione primaria da fonti idropotabili alternative e relative interconnessioni. Nuovo campo pozzi di Belfiore (Lotto 1A)”. Per l’intervento, Acque Veronesi scarl, è stata individuata quale soggetto attuatore del Commissario Delegato.
Gli interventi individuati sfruttano parzialmente opere acquedottistiche esistenti realizzate nell’ambito del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto (MoSAV); le nuove opere da realizzare diverranno parte integrante dello schema di razionale sviluppo del sistema acquedottistico del Veneto, in modo da essere non solo funzionali alla soluzione emergenziale della problematica PFAS nelle falde di Lonigo, ma anche rispettose delle previsioni programmatiche di sviluppo dell’infrastruttura acquedottistica regionale.
Gli interventi prioritari complessivamente previsti hanno un importo stimato in € 120,8 milioni, di questi sono stati individuati gli interventi più urgenti da realizzare per garantire acqua potabile di buona qualità alla popolazione colpita. Fra questi, opere prioritarie per un importo complessivo pari a € 56,8 milioni, sono stati dichiarati interventi emergenziali e sono stati affidati alla competenza del Commissario Delegato.
Tra gli interventi emergenziali sono comprese la realizzazione del nuovo campo pozzi in Comune di Belfiore e la condotta di collegamento con la centrale acquedottistica di Madonna di Lonigo, suddivisi in due diversi progetti stralcio.
Il primo stralcio è il nuovo campo pozzi di Belfiore che prevede la realizzazione, in località Bova, di 6 pozzi di attingimento dalle falde sotterranee, di una vasca di accumulo a terra e di una centrale di sollevamento mediante pompaggio e di una centrale di produzione idrica per l’approvvigionamento di una quantità d’acqua media derivata pari a 250 l/s. La nuova centrale di produzione idrica viene realizzata su un’area in aperta campagna, in un territorio che ha un’estensione di circa 4 ettari.
La nuova centrale si collegherà con la condotta di collegamento DN 600 e DN1000 tra la centrale di Lonigo e Belfiore, suddivisa in tre ulteriori stralci, per i quali sono già state concluse le procedure di gara. L’apertura dei cantieri di queste opere è prevista entro fine maggio. L’intervento viene sostenuto con fondi del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare.