“Nonostante siano trascorsi alcuni mesi, dalla Giunta del Veneto non giunge risposta agli atti ispettivi sulle ragioni della mancata attivazione della indagine epidemiologica e, inoltre, non è dato sapere quali azioni stia valutando al fine di indagare sugli effetti nella popolazione della contaminazione da sostanze Pfas sull’organismo”.
Lo dichiara Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde.
“Ben due interrogazioni a risposta immediata, una della sottoscritta e l’altra dei colleghi del Pd, con primo firmatario il collega Zanoni, sono state depositate a luglio di quest’anno in Consiglio regionale – ricorda Guarda -, ma a distanza di 3 mesi il silenzio continua ad aleggiare su questo tema.
Poiché la questione è emersa anche nel corso dell’udienze del processo all’ex-Miteni, durante il quale si delinearono molti interrogativi sulle ragioni che condussero alla mancata attivazione di una indagine così importante, visti gli effetti devastanti della contaminazione da PFAS in Veneto, ritengo incomprensibile tutto questo riserbo.
Un recente studio condotto dall’Università di Padova rivela i nessi tra la presenza di PFAS nell’organismo e i livelli alti di colesterolo e il rischio d’infarto – spiega la consigliera -. Alla luce di questa importante ricerca, la Giunta regionale dovrebbe avvertire ancor più maggiormente l’urgenza di condividere con il Consiglio le azioni che intende intraprendere per garantire i necessari interventi di presa in carico della popolazione proveniente dalle aree contaminate.
Per questo – conclude Cristina Guarda – assieme ai colleghi di opposizione Andrea Zanoni (Pd), Erika Baldin (M5S) ed Elena Ostanel (VcV), ho presentato una nuova interrogazione in Consiglio regionale”.