“Da sempre dalla parte degli agricoltori, oggi penalizzati non solo dalla crisi economica legata al covid ma dalla piaga dei cinghiali che devastano i raccolti. La proposta del vaccino immunocontracettivo da parte dell’opposizione è ridicola: impensabile pensare di sterilizzare 90mila cinghiali che, oggi come oggi, scorrazzano indisturbati dalla campagna fino in città. Abbiamo bisogno di soluzioni reali per aiutare chi oggi a causa di questi danni si ritrova con l’acqua alla gola, le produzioni rovinate, e rischia di non poter fare programmazione e fallire”. Così in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Finco, del gruppo Liga Veneta per Salvini premier, interviene a sostegno del flash mob di Coldiretti. “Per come gli animali selvatici stanno prendendo il sopravvento nella zona dei Colli Euganei, in tutta la montagna e pedemontana veneta, sfasando gli equilibri uomo-natura, sempre più pericolosamente vicini alle zone abitate e presenti sulle carreggiate, il loro contenimento sta diventando non solo una scelta ma una necessità. Il controllo della fertilità degli ungulati proposto dalla consigliera Guarda è invece una pacifica finta proposta di soluzione, e se anche fosse adottabile le tempistiche sarebbero tali che, una volta raggiunto l’obiettivo, non vi saranno nemmeno più agricoltori da tutelare”.
“Il numero di questi animali è cresciuto – prosegue Finco – va affrontata la realtà: con l’emergenza sanitaria, il lockdown e gli spostamenti limitati, la natura ha preso il sopravvento in alcune zone e non possiamo permettere in alcun modo che mettano in pericolo abitanti o il lavoro degli agricoltori. Occorrono soluzioni vere, reali, perché questo è ciò che fa un buon amministratore. Per questo chiediamo la revisione della normativa nazionale così da poter contenere il numero dei cinghiali e ristabilire la normalità e come Regione – conclude Nicola Finco – faremo tutto il possibile per mettere un freno a questo enorme problema”.