Si è tenuta ieri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la riunione sul Piano Casa, alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini. Hanno partecipato decine di soggetti interessati a vario titolo al dossier.
Il Tavolo è stata l’occasione per presentare le linee guida interpretative di ausilio all’attuazione del Dl Salva Casa, come supporto agli enti territoriali.
“Il MIT – si legge in una nota diffusa dal dicastero – ha puntato sulla semplificazione delle regole a vantaggio del cittadino (per esempio, con il silenzio assenso sulle domande edilizie entro 45 giorni); sugli sportelli unici comunali che parleranno con Sovrintendenze e Regioni, evitando che il cittadino giri troppi uffici, potendo sanare anche difformità su immobili vincolati; sulla semplificazione per recupero sottotetti e cambi di destinazione d’uso”.
“Da oggi – ha spiegato il ministro Salvini – milioni di italiani potranno tornare pienamente proprietari dei loro immobili, comprarli o venderli, con ricadute positive sull’economia: più immobili sul mercato, affitti e prezzi meno cari” (approfondisci).
“La riunione al Ministero – ha detto il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, al termine della quarta riunione del tavolo Piano Casa – ha portato alla proprietà edilizia diversi contenuti importanti. Anzitutto, accogliamo positivamente la realizzazione di linee guida per l’applicazione del decreto cosiddetto Salva Casa, che confidiamo possano accelerare la soluzione dei tanti problemi edilizi che caratterizzano il nostro patrimonio immobiliare.
In secondo luogo, manifestiamo il nostro apprezzamento in merito al piano di edilizia residenziale pubblica previsto dall’ultima legge di bilancio, salutando con soddisfazione l’ipotesi dello stanziamento di ulteriori fondi grazie al Pnrr. Di fronte al dato, emerso nel corso della riunione, di 80.000 case popolari non utilizzate e non utilizzabili, si tratta di una risposta importante che si aggiunge a quella degli 1,3 miliardi di euro che la manovra destina alla riqualificazione di tale stock abitativo. Peraltro, non va dimenticata l’esigenza di agire anche sull’affitto privato, dando ad esso maggiori garanzie e nuovi incentivi fiscali.
Infine, ci mettiamo a disposizione del Ministero per l’annunciata riforma del Testo unico dell’edilizia”.