Nuovo Piano per le dipendenze Veneto, 4 milioni e mezzo di euro per flessibilità, integrazione e innovazione

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Palazzo Balbi regione Veneto
Palazzo Balbi (regione Veneto)

La Giunta Regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore alla Sanità, e ai Servizi sociali e alla Programmazione socio-sanitaria, ha approvato il nuovo Piano Triennale per le Dipendenze 2024-2026. Il provvedimento è finanziato con 4 milioni e 500mila euro.

I destinatari del Piano Triennale per le Dipendenze sono adolescenti e giovani, famiglie con e senza utente in carico, lungoassistiti, oltre che soggetti con particolari fragilità: persone detenute, stranieri, situazioni specifiche genere correlate.

Delle risorse complessive previste con il nuovo Piano Triennale per le Dipendenze 2024-2026, 3 milioni 500mila euro sono destinati ai progetti territoriali delle Aziende ULSS, 500mila euro assegnati alle iniziative inerenti le aree sistemiche trasversali a valenza regionale, 500mila euro per interventi di carattere sperimentale.

All’interno del Piano sono individuate le aree prioritarie di intervento. Le macroaree sono Area Prevenzione e Area Cura e Riabilitazione.

Le aree sistemiche trasversali a valenza regionale, sono invece:

  • sistemi di valutazione degli esiti;
  • percorsi terapeutici e assistenziali;
  • raccolta ed elaborazione dei dati e interoperabilità dei sistemi informativi.

I 4 milioni di finanziamento del Piano triennale vanno ad aggiungersi agli investimenti nel campo del contrasto alle dipendenze del 2023 per un valore complessivo di quasi 36 milioni di euro (28.040.000 euro per il pagamento dei LEA Dipendenze, 7.723.710 euro di fondi destinati al disturbo per gioco d’azzardo, 48.504 euro mirati a favore dei giovani vulnerabili nel contrasto al binge drinking).

È stato spiegato che nel 2022 le persone assistite dal Sistema delle Dipendenze sono state circa 14.000, di cui l’89,7% per dipendenza da sostanze e il 10,3% per dipendenze comportamentali/Disturbo da Gioco d’Azzardo. Di queste, il 12% sono giovani e giovanissimi della fascia di età 15-24 anni, il 51% in quella 25-44 anni e il 35% in quella 45-64 anni. Rimane l’1% di casi sporadici nelle altre fasce di età.

Il Piano triennale delle dipendenze del veneto approvato, incentrato in particolare sulla sperimentazione orientata all’innovazione, si integra con le altre programmazioni regionali, territoriali e locali.

“Le parole chiave del provvedimento sono: flessibilità, integrazione, innovazione – ha commentato l’assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin -. Con il provvedimento è valorizzata in particolare la struttura dei gruppi di lavoro, composti da professionisti che mettono in condivisione il patrimonio di conoscenze. Il processo di presa in carico assume, così, una connotazione più globale, favorendo la connessione tra i servizi. I settori delle dipendenze sono molteplici, infatti, e devono essere affrontati con trasversalità”.