Piano della Salute e Sicurezza sul Lavoro in Veneto: se ne discute mercoledì 1º giugno 2022, alle 9.00 alla Fiera di Vicenza, per l’assemblea regionale voluta congiuntamente dai principali sindacati regionali: Cgili, Cisl e Uil.
“La sottoscrizione del Piano strategico regionale per la salute e la sicurezza sul lavoro – si legge in un comunicato stampa delle organizzazione sindacali – non è un traguardo, ma una tappa nella strada che deve portarci a fermare gli infortuni nei luoghi di lavoro.
È con questo spirito che Cgil Cisl e Uil Veneto organizzano l’assemblea regionale dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls e Rlst) e dei delegati. L’appuntamento è il 1° giugno, dalle 9, alla Fiera di Vicenza: sono attese 700 persone per fare il punto sui temi della salute e della sicurezza sul lavoro in Veneto e in generale in tutta Italia.
Ad introdurre il piano sarà il dott. Michele Mongillo, della Regione Veneto. Le novità normative saranno illustrate dal prof. Giovanni Finotto dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Seguiranno gli interventi di RLS e RLST, che porteranno le testimonianze dalle aziende e dalle fabbriche della nostra regione.
La mattinata sarà conclusa da una tavola rotonda alla quale parteciperanno Tiziana Basso, segretaria generale di Cgil Veneto, Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto, Roberto Toigo, segretario generale di Uil Veneto, Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione Veneto, Enza Scarpa, direttrice dell’Inail Veneto e Aniello Pisanti, direttore dell’Ispettorato del Lavoro del Nordest. Il dibattito verrà moderato da Piero Erle, giornalista del Giornale di Vicenza”
“Durante l’incontro – spiegano Basso, Refosco e Toigo – ribadiremo quanto dichiarato al momento della sottoscrizione del Piano, lo scorso 2 maggio: la soddisfazione nel vedere finalmente approvato e sottoscritto il Piano non può farci dimenticare quanto bisogna fare ancora per una sua completa attuazione: Serve anzitutto definire un impiego chiaro e preciso delle risorse economiche (ad oggi 7,5 milioni di euro: quelli previsti e provenienti dai fondi delle sanzioni),che devono diventare strutturali e non rimanere più connesse al mero pagamento delle sanzioni. Sono necessari la condivisione di standard minimi nelle modalità di esecuzione dei controlli, il rafforzamento della direzione regionale della prevenzione in tutte le sue articolazioni, il potenziamento della formazione specifica delle figure competenti e un aumento delle loro retribuzioni, spesso troppo poco competitive rispetto al privato. Infine, serve avviare e cofinanziare una campagna straordinaria di formazione congiunta delle lavoratrici e dei lavoratori, a tutti i livelli di mansione e responsabilità, come dei dirigenti e dei datori di lavoro, a partire dalle aziende dei settori a più alta esposizione di infortuni. Proprio nei giorni scorsi si sono verificati tre incidenti mortali; uno al porto di Venezia, uno a Porto Viro e uno a Sottomarina di Chioggia: non possiamo permetterci nessun indugio nell’attuazione del Piano”.