Oggi gli studenti vicentini si sono trovati in piazza Matteotti, in più di350 secondo gli organizzatori, cioè Rete Studenti Medi, per chiedere trasporti più efficienti e sicuri e garanzie sulla scuola. “Il rientro a scuola non è stato dei migliori: classi senza docenti, banchi e forniture scolastiche ancora non pervenute in alcuni plessi, comunicazioni poco chiare e tanta incertezza” spiega .in una nota Pietro Fracca, coordinatore della Rete degli Studenti Medi di
Vicenza.
”Abbiamo solo raccolto il malcontento che c’era da parte di tanti studenti. Non vedevamo l’ora di tornare a scuola in presenza, ma non per tutti è stato un rientro lineare: in alcune scuole mancano ancora i banchi, alcuni docenti sono arrivati dopo settimane dall’inizio delle lezioni – dichiara Pietro Fracca, coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Vicenza – tutto questo alimentato dalla esasperante problema dei trasporti. Critichiamo da anni l’operato di SVT, ma ora al disagio dei ritardi e delle calche si somma la paura di prendere il visus. Non ci può essere una scuola sicura senza una rete di trasporti pubblici seri.”
I ragazzi sembrano avere le idee molto chiare sulle soluzioni ai loro problemi: dal costo degli abbonamenti alla frequenza delle corse, e chiedono un confronto con SVT.
”Chiediamo di ridurre il costo degli abbonamenti sulla base dell’ISEE e di creare un biglietto unico per gli studenti. Vorremmo poterci spostare nella nostra città più liberamente, in maniera ecosostenibile e sicura – spiega clude Noah Campbell-Salerno, esecutivo della Rete- Corse bis negli orari di punta e corse serali anche dalla periferia sono un investimento anche per l’attrattività della città oltre che un doveroso intervento per tutelare il
nostro diritto allo studio.”