Piazzale de Gasperi e, in generale, la mobilità di Vicenza, al centro di un intervento del consigliere comunale Angelo Tonello del PD vicentino. Un ritorno sull’argomento, dopo che nei giorni scorsi il sindaco Giacomo Possamai ha imposto alla progettazione una pausa di riflessione, dando seguito alle perplessità sulla pedonalizzazione manifestate in campagna elettorale.
“Ha destato sorpresa e allarme – spiega Tonello – la scelta dell’amministrazione Rucco di annunciare l’avvio dei lavori a pochi giorni dal voto. Con una fretta sospetta e a rischio di disastri: quando si mette mano alla mobilità cittadina, la bussola deve essere sempre la condivisione, il confronto, la trasparenza.
Perché informazione e partecipazione sono elementi fondamentali, che come abbiamo visto sono spesso mancati con la precedente amministrazione sui temi cruciali della mobilità, dalla TAV al progetto di Piazzale De Gasperi ad altre simili azioni non condivise. Per questo abbiamo prima criticato l’annuncio e ora, dopo le elezioni, il nuovo sindaco Possamai ha chiesto il tempo per un necessario approfondimento.
I problemi d’altra parte – prosegue Tonello – sono reali. La piccola pedonalizzazione (di pochi metri, sotto porta Castello) e l’allargamento dei marciapiede comportano conseguenze importanti sul trasporto pubblico locale, sulla viabilità per i cittadini, e sui parcheggi: con la perdita di decine di posti auto in corso San Felice e in viale Giuriolo, una ‘scoperta’ che commercianti e residenti non possono fare dai giornali.
Le decisioni della giunta Rucco di fine marzo non sono state condivise minimamente con i titolari dei permessi di ZTL (a cui sarebbe stato interdetto l’accesso dal varco 1) e con le categorie dei commercianti. D’altra parte è la delibera di marzo di Rucco a indicare come necessaria una serie di azioni e approfondimenti che non sono mai stati fatti”.
Poi, l’analisi del consigliere comunale dem verte sulla dialettica politica, pre e post elezioni. “È anche specioso il costante richiamo all’amministrazione Variati – conclude Tonello -. Rucco e i suoi dovrebbero aver imparato, in cinque anni di governo, la differenza tra una pianificazione e un progetto. È in sede di progetto che avrebbero dovuto concretizzare, verificare e in caso integrare o modificare i piani precedenti, di carattere più generale.
Sfugge poi perché non abbiano allineato questo intervento, connesso alla TAV, ai progetti e ai cantieri dell’Alta Velocità, programmandolo a ridosso dell’Adunata degli Alpini: una scelta infelice, perché basterebbe un qualsiasi ritardo tecnico di cantiere a produrre una problematica interferenza.
D’altra parte è la stessa debolezza pianificatoria che ha fatto realizzare all’amministrazione Rucco quel cordolo centrale in viale San Lazzaro che, come si sa benissimo, dovrà essere rimosso per far posto al filobus. In conclusione: sulla mobilità è meglio discutere e verificare prima, non si fanno esperimenti sulla pelle della città”, conclude Tonello.