È morto oggi Pietro Fabris, all’età di 87 anni. Originario di Bassano del Grappa di cui è stato sindaco dal 1968 al 1975, consigliere e assessore regionale del Veneto e senatore dal 1987 al 1996, ha segnato per decenni la politica con Democrazia Cristiana, Partito Popolare e CDU.
Molti gli attestati di cordoglio per la scomparsa del noto bassanese.
“Una vita intera dedicata alla politica, dimostrando l’essenza stessa dell’impegno per
la collettività e la responsabilità del ruolo istituzionale. Con la scomparsa di Pietro
Fabris non perdiamo solo un pezzo della storia della nostra Regione ma anche un certo
stile di fare politica, intesa come servizio, attenzione a valori e tradizioni, lungimiranza
e amore per il proprio territorio”, ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
“Un impegno – ha aggiunto -, quello di Fabris, a tutti i livelli di governo e un legame profondo con la sua città che ne hanno fatto un esempio e fino all’ultimo, una voce autorevole a cui dare ascolto. Ai familiari e ai suoi cari porgo le mie più sentite condoglianze”.
Il sindaco e presidente della Provincia di Vicenza, Francesco Rucco, lo ha ricordato così: “Pietro Fabris è di certo uno dei politici più significativi della storia bassanese. Ha dedicato un’intera vita alla politica e al servizio del suo territorio impegnandosi in tutti i livelli di governo, da quello comunale a quello nazionale passando per il regionale.
Era un bassanese doc, legato profondamente alla sua terra, impegnato non solo in politica, ma anche nel sociale fino all’ultimo. Lucido fino alla fine, non ha mai smesso di interessarsi alle vicende della sua Città, tanto da rappresentare per tanti anni una voce autorevole a cui dare ascolto.
A guidarlo è stata la passione per la politica, per quella Democrazia Cristiana che nel collegio elettorale di Bassano è riuscita a raccogliere anche oltre l’80% dei consensi. La politica intesa come servizio, custode di valori e di tradizioni, ma con la capacità di guardare avanti con lungimiranza, riservando un’attenzione particolare al territorio bassanese che tanto amava.
Pietro Fabris è stato un esempio di politica tra la gente, senza mai dimenticare le origini e il contatto con i concittadini e le loro esigenze. Una politica di cui abbiamo ancora tanto bisogno”.
“E’ stato il senatore di Bassano per noi tutti – ha detto l’assessore regionale Elena Donazzan -. Ha vissuto con garbo e compostezza la sua vita pubblica, mi ha insegnato che l’ironia allontana l’indignazione, ma che bisogna essere fermi e determinati nei propri principi”.
In memoria di Fabris si è espresso anche il Capogruppo del Pd nel consiglio regionale del Veneto, Giacomo Possamai. “Fino all’ultimo è stato un osservatore attento delle vicende della sua città e del suo territorio, sempre pronto a contribuire nel presente con la sua visione e la sua grande esperienza. Pietro Fabris non viveva insomma dei ricordi del passato, ma è stato protagonista ed esempio di come la passione e l’impegno politico, quando sono autentici, non svaniscano mai.
Per Bassano e il vicentino si tratta della perdita di una figura di grande autorevolezza e generosità. Certamente, il suo lavoro e il suo approccio continueranno a essere di utilità e riferimento per una buona politica. Le mie condoglianze alla famiglia e a quanti, lungo il proprio percorso umano e politico, hanno avuto la fortuna di formarsi e crescere con il senatore”.
“È stato, per me, un modello di buona politica – ha detto il vicepresidente del consiglio regionale Nicola Finco, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta -. Ha lasciato il segno sul territorio bassanese e non solo, attivo nel mondo del volontariato fino a quando gli è stato possibile.
Mi stringo al cordoglio della famiglia di Fabris, a cui va la mia vicinanza e quella del Consiglio regionale. È una figura che ha lasciato un segno molto positivo. Ritengo sia ora compito nostro, della città di Bassano, ricordarlo dedicandogli un’iniziativa”.