Pil Veneto al 4,2%, governatore Zaia: “Da Record. Crescono export ed assunzioni”

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Luca Zaia

Il bollettino socio economico riferisce di un Pil del Veneto a 4,2%, con export e assunzioni in crescita grazie a 424.991 imprese attive.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta i dati che fotografano i principali indicatori di congiuntura maggiormente rappresentativi della situazione veneta.

“Sono cifre molto significative – dice -, che non vedevamo da tempo. Il Veneto ha espresso nell’anno trascorso indici di crescita davvero importanti. Dietro questi numeri ci sono gli sforzi di imprenditori, artigiani, professionisti, lavoratori e aziende. È un sistema che, al fianco delle istituzioni, ha permesso al nostro territorio di confermarsi nel 2022 una delle realtà a maggior crescita d’Europa.

Ancora una volta – prosegue il Governatore – il Veneto dimostra di essere un territorio resiliente e capace di reagire con vigore ad una congiuntura delicata, solcata da una pandemia ormai in fase conclusiva, da una guerra e dall’incertezza legata all’approvvigionamento di materie prime e al rialzo dei prezzi. I dati del bollettino socio-economico sanciscono un andamento positivo e migliore delle aspettative dell’autunno.

Le stime relative all’andamento economico complessivo del 2022 vedono: + 4,2% del PIL del Veneto, contro il +3,9% nazionale. Una crescita dei consumi delle famiglie del +6,2% e degli investimenti fissi lordi del +11,2% nel 2022. 

I dati congiunturali internazionali disponibili relativamente all’attività economica fino al terzo trimestre del 2022 hanno sorpreso in positivo sia negli Stati Uniti sia nella UEM. La situazione del mercato energetico sembra meno problematica di qualche mese fa; prezzo del gas in calo e stoccaggi pieni suggeriscono un inverno meno difficile di quanto precedentemente anticipato. L’inflazione in Italia rimane elevata, ma a fine anno mostra una lieve decelerazione.

Il mercato del lavoro presenta significativi segnali di ripresa assieme ai flussi turistici, con l’estate 2022 che segna cifre vicine ai record del 2019 con le destinazioni balneari e lacuale, ritornate ai numeri pre-pandemici.

L’export veneto prosegue il cammino sul sentiero di crescita: nei primi nove mesi del 2022 mostra, infatti, una dinamica positiva e molto sostenuta (+17,5% rispetto allo stesso periodo del 2021). Va rilevato, tuttavia, che il consistente incremento in termini di valore registrato dalle esportazioni regionali potrebbe riflettere, in parte, anche l’incremento dei prezzi generato dall’aumento dei costi dei trasporti internazionali e delle materie prime.

A fine dicembre, nel sistema produttivo veneto si contano 424.991 imprese attive, che costituiscono l’8,3% della base imprenditoriale nazionale. 

In leggero calo il contesto demografico: al 31 dicembre 2021; secondo i dati dell’ultimo Censimento permanente di Istat, la popolazione del Veneto ammonta a 4.847.745 persone, lo 0,5% in meno rispetto al 2020, continuando un declino che perdura dal 2014. Rispetto al 2020 si osserva un lieve aumento delle nascite (+0,4%) e una diminuzione dei decessi (-6,7%), che risentono, tuttavia, ancora dell’impatto negativo della pandemia di Covid-19, considerato che si registra un eccesso di mortalità del 9,3% rispetto al valore medio degli anni 2015-19.

“Particolarmente significativo – conclude il Presidente Zaia – è il cammino della nostra regione verso uno sviluppo più sostenibile; in particolare, nella prospettiva di migliorare ancor di più l’economia circolare, il Veneto raggiunge un tasso di riciclo del 68,9% nel 2021, valore già molto al di sopra dell’obiettivo europeo del 60% stabilito per il 2030”.