PIRUEA Pomari, Ciro Asproso (consigliere comunale Coalizione Civica per Vicenza): ridare dignità alla politica

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Zona Pomari
Zona Pomari

Il 20 gennaio si riunisce la Commissione VIA della Provincia per l’audizione degli Enti coinvolti nella valutazione d’impatto ambientale degli edifici 3A e 3B del PIRUEA Pomari – scrive nella nota che pubblichiamo Ciro Asproso (consigliere comunale Coalizione civica per Vicenza) -. E’ cosa nota che gli Uffici del Comune, con lettera del 17 dicembre 2021, hanno già dato il loro assenso alla proposta presentata dalla Società Agrifutura e che il parere favorevole è condizionato da una serie di prescrizioni.

Le quali, pur tuttavia, sono in larga parte riconducibili a meri adempimenti di legge, come le analisi chimiche dei terreni, o del tutto pleonastiche, come nel caso delle compensazioni “green”.

Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica Vicenza
Ciro Asproso, consigliere comunale di Coalizione Civica Vicenza

Ma se da un lato è evidente la posizione della componente tecnica del Comune, dall’altra risulta poco chiaro quale sia il ruolo della politica in tutta questa vicenda.
A distanza di vent’anni e alla luce delle mutate condizioni sociali e di mercato, il PIRUEA Pomari non ha alcuna ragion d’essere, è fuori dal tempo ed è in netto contrasto con i principi ispiratori delle attuali politiche urbanistiche, ossia la sostenibilità socio-ambientale o lo stop al consumo di suolo.
Pertanto, il Consiglio comunale sarebbe pienamente legittimato a considerare, non solo inutile, ma finanche dannosa, la realizzazione di un nuovo mega-centro commerciale – a scala intercomunale – posizionato all’interno di un quartiere fortemente urbanizzato.
Inoltre, se si verificasse che i termini della Convenzione pubblico-privato sono scaduti (come crediamo), non si potrebbe più parlare di “diritti consolidati” e non ci sarebbe più alcuna ragione per mantenere in essere le attuali previsioni urbanistiche.
Da oltre un mese abbiamo presentato una richiesta urgente di convocazione della Commissione territorio che risulta tutt’ora inevasa. Ci rivolgiamo al Sindaco, affinché sia ridata dignità alla dimensione sociale della politica e non si fossilizzi nel ruolo di notaio delle valutazioni tecniche, poiché occorre una visione d’insieme che tenga conto dell’interesse pubblico e dei bisogni della Città. Ogni nostra scelta genera effetti irreversibili sulle generazioni future, dobbiamo smetterla di assumere decisioni senza badare alle conseguenze e sulla base di previsioni che erano già sballate 20 anni fa.
Vi è infine la possibilità di variare lo strumento urbanistico con un voto del Consiglio comunale. Pensiamo sia giunto il tempo di esperire anche questa strada, soppesando i pro o i contro di un probabile, ma per nulla scontato, contenzioso legale col privato.

Ciro Asproso (consigliere comunale Coalizione civica per Vicenza)