Piscine di Vicenza S.p.A. S.S.D., dopo aver atteso – invano – un provvedimento legislativo che consentisse anche per l’anno 2021 di “sterilizzare” le perdite subite a causa del blocco forzato della propria attività imposto per Legge e di tutte le ulteriori limitazioni conseguenti la normativa emergenziale, ha deciso di presentare, in data 22 dicembre 2021, alla Camera di Commercio di Vicenza domanda di ammissione alla procedura composizione negoziata della crisi d’impresa di cui al D.L. n.118/2021.
L’azienda ha ritenuto di avvalersi di questo strumento per salvaguardare l’operatività e la continuità aziendale, preservando il patrimonio della società, e superare una temporanea situazione di difficoltà patrimoniale e finanziaria che, in assenza della domanda e di interventi legislativi a supporto delle aziende in crisi determinata dalla pandemia, avrebbe costretto alla messa in stato di liquidazione. Sono infatti in corso trattative con principali creditori istituzionali volte a consentire il positivo superamento di questa fase di assoluta straordinarietà e determinata da cause del tutto esogene all’attività dell’azienda.
Questa scelta è dunque mirata alla continuità aziendale e volta al puntuale adempimento degli impegni assunti verso gli utenti, i fornitori e la cittadinanza, a maggior garanzia e tutela dei loro diritti, come fatto sino ad oggi.
Le misure prese a livello nazionale per contenere la crisi pandemica hanno, infatti, direttamente e gravemente inciso sull’attività dell’Azienda se sol si considera che:
- La legislazione emergenziale ha imposto, come noto, la chiusura d’autorità degli impianti natatori e delle palestre. Nello specifico, dal febbraio 2020 ad oggi, gli impianti condotti da Piscine di Vicenza S.p.a. sono rimasti chiusi per Legge trecentonove (309) giorni (dei quali 94 giorni in relazione al primo ”lockdown” e 215 gg in relazione al secondo “lockdown” = 161 gg di chiusura 2020 e 148 gg chiusura 2021).
- Gli interventi di sostegno hanno coperto in maniera irrilevante i mancati guadagni subiti ed i danni arrecati.
- La medesima legislazione emergenziale ha imposto una serie di linee guida, limitazioni numeriche, vincoli all’ingresso (green pass, tamponi, etc) che hanno abbattuto di almeno un 40% le presenze per i residui giorni di effettiva apertura nel 2020 e 2021 (e senza tenere in considerazione l’evoluzione della crisi pandemica ancora in atto, leggasi “varianti” che potrebbero portare ad ulteriori limitazioni come nel recente passato).
Questa situazione straordinaria nel suo complesso ha, di fatto, più che dimezzato il fatturato della Società, con costi fissi rimasti elevati, se non aumentati, anche a causa della medesima legislazione emergenziale che ha imposto ai gestori d’impianti gravosi e costosi adempimenti di sanificazione, controllo green-pass, etc.
E’, dunque, necessario, affinché possa essere garantita la continuità del servizio pubblico essenziale che Piscine di Vicenza S.p.A. SSD offre da oltre vent’anni alla cittadinanza, che si instauri un costruttivo dialogo con i principali creditori (ceto bancario e con fisco). Tale dialogo – per diventare nei fatti concreto e positivo – rende necessaria la procedura di composizione negoziata: una scelta necessaria e quanto mai strategica per il rilancio della società.
L’accesso a questa procedura (entrata in vigore lo scorso 15 novembre proprio con l’obiettivo di aiutare le aziende colpite dalla crisi pandemica) rappresenta il percorso più efficace per porre in sicurezza il patrimonio della società e tutelare, in tal modo, tutti i portatori di interesse (gli oltre 160 lavoratori, i creditori e le migliaia di utenti e famiglie) e far ripartire l’azienda.
“Lo scopo non è uscire dal mercato, ma anzi ripartire più forti, con la determinazione e la volontà necessaria, e maggiori motivazioni e prospettive, – commenta Paolo Gecchelin, Presidente del C.d.A. di Piscine di Vicenza – Affronteremo passo dopo passo la situazione, con la volontà, la fiducia, l’ottimismo, l’abnegazione e la passione che ci hanno sempre contraddistinto, consapevoli delle difficoltà che ci aspetteranno ma con ben chiari i traguardi, le mete e gli obiettivi da raggiungere e perseguire. La procedura di composizione negoziata rappresenta uno strumento per assicurare la continuità aziendale, facilitando il dialogo con i creditori, garantire alle persone impiegate ed alle loro famiglie il mantenimento del proprio lavoro ed accrescere, con ulteriori proposte ed attività, i prodotti e servizi offerti ai nostri clienti ed ai cittadini vicentini”.
Piscine di Vicenza S.p.A. S.S.D. (società sportiva dilettantistica), impresa commerciale con lo scopo di promuovere le attività sportive dilettantistiche, senza il fine ultimo della distribuzione di utili che vengono reinvestiti nell’attività sociale e sportiva, gestisce da oltre un ventennio gli impianti comunali vicentini di Viale Ferrarin e di Via Forlanini, oltre all’acquapark di Altavilla Vicentina, impianti sui quali ha investito di propria tasca oltre 11 milioni di euro.
Nei propri impianti la Società registra oltre 450.000 presenze annue, 7.000 iscritti, 2.500 nuclei familiari, 50.000 alunni delle scuole di ogni ordine e grado, 40.000 presenze da gruppi/associazioni/enti aventi finalità sociali, assistenziali, di recupero, per portatori di handicap, 15.000 presenze tra gli “over 60”, 30.000 presenze al Nuoto Camp (campus estivi per bambini/ragazzi).
La Camera di Commercio competente ha nominato la dottoressa Marialaura Toffolon, che ha accettato, in qualità di Esperto e Piscine di Vicenza S.p.A. SSD, per la gestione della procedura, ha affidato l’incarico al Dott. Davide Pellizzaro ed a Rating Lab S.r.l., dottor Valerio Vimercati, quali financial advisors ed all’avv. Nicola Muner per la parte legale.