In Francia le autorità fiscali si sono rivolte all’intelligenza artificiale per scovare migliaia di piscine non dichiarate attraverso un programma pilota che ora sarà lanciato in tutto il Paese proprio mentre è alle prese con la peggiore siccità mai registrata.
Con questo metodo, sono state scoperte oltre 20mila piscine grazie al software sviluppato da Google e dalla società di consulenza Capgemini nell’ottobre dello scorso anno. Il sistema utilizza l’intelligenza artificiale per individuare i contorni delle piscine nelle immagini aeree, che vengono quindi confrontati con i database ufficiali delle proprietà.
Finora sono stati raccolti quasi 10 milioni di dollari in entrate fiscali aggiuntive provenienti da nove regioni francesi e ora sarà applicato a tutta la Francia. I proprietari di abitazione sono tenuti a dichiarare la loro piscina all’ufficio delle imposte entro 90 giorni dal suo completamento.
I funzionari stimano che l’implementazione del sistema di intelligenza artificiale a livello nazionale potrebbe raccogliere 40 milioni di dollari nel 2023. La domanda di piscine è aumentata durante la pandemia, dal momento che milioni di persone hanno iniziato a lavorare di più da casa e sono continuate per tutta l’estate mentre l’Europa ha vissuto alcune delle temperature più calde mai registrate.
Sul tema non sono mancate le polemiche: proprio la forte siccità ha portato ambientalisti e gruppi agricoli a chiedersi se le nuove piscine private debbano essere vietate, poiché l’acqua potabile sicura scarseggia in alcune aree e i raccolti stanno morendo.
Fonte: The Vision