Pista da Bob a Cortina, Camani (PD): “De Berti chiarisca dichiarazioni riferite in Senato: chi pagherà la manutenzione?”

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Milano-Cortina, on. Zanella contro pista da bob

La pista da bob a Cortina in vista delle Olimpiadi Invernali del 2026 non smette di suscitare dubbi e polemiche. La consigliera regionale capogruppo del Pd Vanessa Camani la definisce in una nota “politicamente commissariata dal Ministro Salvini, che la vuole a tutti i costi a Cortina d’Ampezzo” e aggiunge che la sua realizzazione “assume sempre di più i connotati di un azzardo giocato sulla pelle dei cittadini veneti ai quali potrebbero essere scaricati gli ingenti, e peraltro non ancora quantificati, costi di manutenzione”. La capogruppo Pd, assieme ai colleghi Chiara Luisetto, Andrea Zanoni, Francesca Zottis, ha deposto un’interrogazione a risposta scritta per chiedere chiarimenti alla vicepresidente della regione veneto Elisa De Berti su quanto è stato dichiarato in Senato lo scorso 20 marzo, dal vicepresidente della Commissione Ambiente e lavori pubblici. “Secondo il Senatore in questione, appartenente a Fdi – si legge ancora nella nota di Camani -, De Berti avrebbe infatti dichiarato che una volta archiviate le Olimpiadi, i costi di mantenimento e di gestione dell’infrastruttura rimarranno a carico delle Province autonome di Trento e di Bolzano, delle federazioni sportive e della Regione Veneto. Orbene: quali federazioni? In virtù di quale accordo o principio? E soprattutto: a quanto ammonterebbero precisamente i costi? De Berti riconosce la dichiarazione riportata o smentisce il Senatore? Ha contezza di quanto avrebbe riferito e può provarlo?”

Per la consigliera Camani ciò che sta accadendo è molto grave: “La Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, la Simico S.p.A., ha sottoscritto l’accordo con l’impresa Pizzarotti che effettuerà i lavori per la pista di bob a Cortina ma ancora non si conosce il progetto nella sua interezza. Non c’è mai stata sufficiente chiarezza da parte della Regione del Veneto, del Presidente e della Vicepresidente della Giunta regionale, attorno all’ammontare preciso di tali costi e alla loro suddivisione tra territori e istituzioni interessate. Sarebbe grave e segno di somma irresponsabilità, scoprire che aspetti essenziali del progetto non sono ancora stati definiti”.