PMI e digitalizzazione

303
Digitalizzazione
Digitalizzazione

Il processo di digitalizzazione delle imprese italiane, e segnatamente delle PMI, è in grande ascesa, grazie soprattutto all’attuazione del Piano Nazionale Industria 4.0: la valorizzazione dell’innovazione e del bisogno delle imprese di aggiornare i propri strumenti e competenze sono, ad oggi, obiettivi sempre più urgenti dal punto di vista della competitività e della crescita. Ma come attuare questo percorso e quali strumenti privilegiare per la digitalizzazione delle PMI?

Obiettivo digitale: le norme e gli incentivi

Il Governo Italiano, sin dalla realizzazione dell’Industria 4.0. ha ormai compreso l’importanza di agevolare il percorso di digitalizzazione delle imprese, soprattutto con riferimento a quelle di medie e piccole dimensioni, che costituiscono l’asse portante dell’economia italiana.

Comprendendo le difficoltà (legate soprattutto alla scarsa conoscenza delle tecnologie e alla necessità di reperire fondi per investire in innovazione), le recenti leggi di bilancio hanno definito obiettivi e previsto appositi stanziamenti per agevolare l’ammodernamento tecnologico.

In tale direzione si è mosso, ad esempio, il recente “Bando digitalizzazione 4.0“, che ha premiato le aziende più attente alle necessità dello sviluppo con voucher del valore di 10.000 euro da destinare al finanziamento della ristrutturazione digitale dell’impresa. In questo modo, sono soprattutto le PMI ad avvantaggiarsi dell’implementazione di nuove tecniche, considerando le sempre maggiori difficoltà legate alla concorrenza sui mercati internazionali e il repentino cambiamento delle prospettive di impresa.

Peraltro, la digitalizzazione dei processi aziendali, oltre a rappresentare un complesso di vantaggi per la stessa impresa (soprattutto dal punto di vista di un più articolato controllo sui propri flussi di cassa), favorisce la produttività complessiva del Paese e permette di contrastare più agevolmente l’evasione fiscale. In questo quadro, la digitalizzazione si accompagna a tutta una serie di riforme importanti, che hanno previsto di recente l’introduzione della fatturazione elettronica e l’approccio più favorevole ai pagamenti digitali.

Gli investimenti in tecnologia

Anche se finora il maggior numero di progetti volti alla trasformazione digitale ha riguardato le imprese di maggiori dimensioni, anche le PMI stanno mostrando una crescente attenzione verso gli investimenti nel settore. Lo dimostrano i dati dell’Osservatorio Industria 4.0 del PoliMI, secondo cui il valore dei progetti connessi alla digitalizzazione è arrivato a circa 2,5 miliardi, con una crescita del 30% rispetto al 2018.

Tra gli investimenti tecnologici più perseguiti ci sono quelli connessi all’analisi, all’acquisto di strumenti che permettono di monitorare pagamenti e processi economici in azienda, ma anche settori avanzati come l’installazione di piattaforme cloud e tecniche connesse al cosiddetto “Internet Of Things“.

Oltre alle iniziative provenienti dalle stesse imprese, sono notevoli anche gli sforzi connessi alla formazione: università, consulenti e agenzie, infatti, contribuiscono attivamente al rinnovamento, spingendo anche le imprese di minori dimensioni alla sostituzione di macchinari obsoleti e alla rivisitazione di processi “analogici”.

Le app gestionali: una semplificazione a portata di mano

In questo quadro di complessiva migrazione dei diversi processi aziendali verso il digitale, diventa sempre più importante per le imprese disporre di strumenti attraverso i quali ottenere una gestione fondi più pratica.

Attraverso le tecnologie informatiche, infatti, le imprese hanno la possibilità di monitorare versamenti ed entrate , nonché raccogliere dati necessari allo studio della produttività aziendale o per fini fiscali. Inoltre, possono verificare le spese dei lavoratori, dai costi di trasferta a quelli per il rifornimento di carburante.   Sotto questo profilo, le applicazioni digitali di carattere gestionale permettono di ottenere un quadro semplificato e accessibile delle diverse articolazioni d’interesse in azienda: non solo il profilo finanziario, ma anche quello produttivo o legato alla gestione delle risorse umane.

I software gestionali, infatti, costituiscono l’ideale contraltare dei progetti di digitalizzazione delle PMI. Se questi ultimi consentono di implementare nella direzione aziendale tutti i vantaggi connessi alla tecnologia più recente, le app di gestione rappresentano la chiave di volta attraverso cui organizzare, letteralmente sul palmo di una mano, il funzionamento dei diversi processi digitali.

Infatti, questi strumenti permettono di ottimizzare la gestione dei processi di produzione, di logistica e dei rapporti con clienti e fornitori. Ciò è possibile grazie alla costante interconnessione del software con i computer e gli altri hardware digitali installati dell’impresa.

Tra i vantaggi principali vi sono la riduzione dei tempi e degli errori riconducibili all’operatore umano, cui si connette inevitabilmente la riduzione dei costi. A ciò si affianca, naturalmente, la possibilità di archiviare e rendicontare i dati in modo automatico, così da poterne disporre per le più disparate finalità legate alle esigenze dell’azienda.

Da non sottovalutare, infine, la capacità di personalizzazione di questo tipo di programmi, le cui funzioni potranno essere adattate alle caratteristiche dell’impresa; e l’alto livello di sicurezza ormai acquisito, che permette di conservare i documenti digitali con un tasso di protezione ben più elevato degli equivalenti cartacei.

L’articolo PMI e digitalizzazione proviene da L’altra Vicenza.