«Quella che ieri poteva essere un’ipotesi è oggi una certezza: malafede e informazioni errate, con una palesa strategia politica»: inizia così la replica al sindaco Giacomo Possamai, che pubblichiamo di seguito, a firma di Simona Siotto, vice capogruppo della Lista Rucco Sindaco, sulla questione dei fondi PNRR (leggi «Pnrr, sindaco di Vicenza Possamai: «Progetti presentati dall’amministrazione Rucco a febbraio quando si poteva attendere giugno»).
«Malafede quando si parla di proroghe sui bandi Pnrr, precisa Simona Siotto, senza precisare la tipologia di proroga e la tipologia di avvisi prorogati, accusando l’amministrazione Rucco di essere stata frettolosa».
E poi: «Dimentica il sindaco Possamai che le poche proroghe effettivamente concesse dal Ministero, e penso ad esempio a quelle afferenti il settore ambiente, sono pervenute il giorno dopo la scadenza dei termini inizialmente concessi e motivate dal fatto che i comuni del Sud non avevano presentato alcuna domanda.
Frettoloso è il giudizio di questa amministrazione, mentre responsabile è stata la precedente che ha sempre rispettato i termini di volta in volta in essere, senza affidare le speranze della città ad ipotetiche proroghe.
E mentre anche la speranza di una nuova Biblioteca Bertoliana diventa certezza della sua immediata cestinazione, destino che il sindaco tace ma ha chiaramente deciso, fa quasi sorridere che il Sindaco chiami in soccorso i Primi Cittadini delle città di Padova e di Mantova, piroettando repliche che non convincono».
«È palese a tutti – aggiunge la vice capogruppo della Lista Rucco Sindaco – che una cosa è aver previsto dei cofinanziamenti sin dalla presentazione delle domande di partecipazione, altra cosa è averlo fatto al momento dell’approvazione della graduatoria, altra cosa, ancora, è subire oggi un aumento di costi che sta colpendo tutti, Padova e Mantova comprese, ahinoi e ahi loro».
Così domanda, quindi, Simona Siotto a Giacomo Possamai «Allora, siccome nemmeno chi scrive vuole pensare che il Sindaco Possamai non conosca gli elementari principi di cui sopra, la domanda è spontanea: perché continua a mentire alla città?» per poi concludere: «Nel frattempo, la campagna elettorale è terminata da un bel po’ ed i problemi vanno risolti: a sei mesi dall’insediamento, la città è ferma, e questo è sotto gli occhi di tutti».
