Vicenza, svolto il convegno “PNRR: Opportunità per le competenze delle professioni tecniche”

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Il Seminario PNRR Opportunità per le competenze delle professioni tecniche

Nel Seminario tenutosi questa mattina a Vicenza a Palazzo Cordellina, “PNRR: Opportunità per le competenze delle professioni tecniche”, organizzato da FOAV- Federazione regionale degli ordini degli architetti del Veneto con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vicenza, il piano pubblico è stato definito da più voci come un’opportunità “irripetibile”.

Devono averlo capito i professionisti presenti, s provenienti dagli studi professionali di architettura e dalle amministrazioni pubbliche, con oltre 600 presenze collegate in streaming, da tutta Italia.  

Obiettivo del seminario è stato di  offrire un contributo ai professionisti che vorranno partecipare ai bandi che, nei prossimi mesi, gli Enti pubblici dovranno pubblicare, per affidare i lavori di opere e di riforme finanziate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito dei “sei pilastri” che sostengono il programma europeo “Next Generation EU”. 

In collegamento da Roma, Simone Vellucci, vice capo di Gabinetto al MISE- Ministero dello Sviluppo Economico, ha esortato le amministrazioni e i professionisti a fare squadra attorno a questa opportunità storica. 

Anche per Alberto Fabris, presidente di ICSIstituto Commercio e Servizi, questo seminario “si è dato un obiettivo preciso: dare indicazioni ai tecnici sulle opportunità di lavoro date dal PNRR, perché si possano “mettere a terra” i progetti.”, Sottolineando come  “Le amministrazioni comunali avranno necessità di ricevere dai professionisti un aiuto, facendo squadra con loro”. Plaude all’utilità dell’incontro anche Antonio Casella, direttore di ICS, “perché gli architetti possano avere una prospettiva per i prossimi anni sulle graduatorie che arriveranno tra pochi giorni. Sarà una gara contro il tempo, dove a vincere saranno solo le Amministrazioni e i Tecnici esterni che sapranno collaborare insieme. 

Amos Brazzoli, dell’area tecnica di ICS ha specificato come “la fase di attuazione del PNRR sia già determinata e la parte dell’aggiudicazione delle risorse è già chiusa”. I tempi tecnici, infatti, sono relativamente stretti, ovvero fine giugno 2026, ma molti andranno conclusi entro la fine del 2025 tenendo conto dei tempi per i collaudi. 

Il punto di vista delle amministrazioni pubbliche, destinatarie effettive dei fondi, arriva da Matteo Celebron, vice sindaco di Vicenza e assessore lavori pubblici, mobilità e trasporti, che dichiara come “sia stato importante sottolineare la necessità di collaborazione tra amministrazioni e tecnici esterni, per poter investire nei tempi corretti i fondi”. Marco Zecchinato, consigliere regionale, componente della seconda commissione consigliare considera come questo seminario “metta a frutto tutte le esperienze fatte fin’ora sia in termini di incarichi, gestione e operatività degli enti pubblici per la valorizzazione dei fondi. Il PNRR è un’occasione unica, che non si ripeterà. Ci sono molte risorse per il Veneto, che si aggiungono ai due miliardi messi a disposizioni dalla Regione e che insieme ci porteranno ad una “amministrazione 4.0”.

Per Francesco Calzavara, assessore al bilancio e alla programmazione della Regione del Veneto, vuole ribadire come “al momento le regioni non siano state abbastanza coinvolte per poter diventare anche stazione appaltante. La nostra è anche una delle poche regioni ad aver redatto un proprio piano di resilienza sulle direttrici del “Next Generation EU”, con 17 progetti per un totale di 7,8 miliardi di euro. Speriamo che questi progetti trovino un canale di finanziamento e che la Regione possa essere parte attiva sull’attuazione  e rendicontazione”.

Per le presidenti di FOAV, Fabiola De Battista, e di Lisa Borinato, per  l’Ordine degli Architetti- PPC di Vicenza con il coordinamento della vice presidente Laura Carbognin, “è apprezzabile come il tema delle risorse sia di interesse sia per i professionisti di tutta Italia, che hanno seguito in streaming il seminario, sia per gli amministratori, i quali non avrebbero energie sufficienti per poter veder realizzati tutti i progetti previsti dal piano nazionale”.