Il regolamento sui piani strategici della Pac (politica agricola) ha raccolto il favore della nostra delegazione. Preferiamo vedere il bicchiere mezzo pieno; a fronte di alcune criticità importanti ancora presenti nel testo finale, siamo soddisfatti che il Parlamento Europeo abbia rifiutato di incorporare in modo organico gli obiettivi irrealistici che il Green Deal avrebbe voluto imporre al settore primario e che si sarebbero tradotti nella messa in ginocchio delle aziende agricole sui mercati, con il conseguente abbandono definitivo dell’autosufficienza alimentare per l’Europa”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega in commissione Agricoltura, Mara Bizzotto, Angelo Ciocca, Francesca Donato, Elena Lizzi, unitamente al capo delegazione Lega Marco Campomenosi e al presidente del gruppo ID Marco Zanni.
“Ora è fondamentale proseguire nel negoziato: dal Consiglio ci sembra arrivino segnali ragionevoli e di grande realismo sugli sforzi che l’Ue può chiedere agli agricoltori mentre, peraltro, il quadro finanziario pluriennale li colpisce con un taglio di risorse; il testo finale può ancora migliorare, confidiamo in un negoziato che avvicini di più la Pac ai territori. Nonostante la mancata difesa della carne da parte del M5s complice di lobby e multinazionali, un pessimo episodio che non può lasciarci indifferenti, sulla Pac ha prevalso l’esigenza del mondo reale contro quella della propaganda fine a se stessa. La Lega continuerà – concludono gli eurodeputati – a Bruxelles e a Roma, a portare avanti le istanze del settore e dei territori: ora tocca al governo italiano fare la sua parte”.
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