34 arrestati e 554 indagati: è questo il primissimo bilancio di fine anno dei controlli della Polizia ferroviaria di Verona, Vicenza Trento e Bolzano grazie anche al maggior impegno connesso, in parte, anche all’attività “anti covid”.
Numerosi anche i sequestri: 25 armi, di cui 20 da taglio e 5 improprie, nonché 931 grammi di “cannabinoidi” (hashish e marijuana), 1.097 grammi di eroina, 490 grammi di cocaina oltre a 139 pastiglie di droga “sintetica”.
Durante l’anno sono state impiegate 11.178 pattuglie in stazione e 446 a bordo treno. Sono stati presenziati complessivamente 923 convogli ferroviari e predisposti 745 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni.
Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 40 operazioni organizzate dal Servizio Polizia ferroviaria in ambito nazionale: 12 “Stazioni Sicure”, finalizzate al contrasto delle attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 10 “Rail Safe Day”, organizzate per prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti, 12 “Oro Rosso”, per il contrasto dei furti di rame e 2 “Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli nel trasporto ferroviario di merci pericolose.
Inoltre, in campo internazionale, gli operatori della Polfer del Compartimento di Verona hanno partecipato alle 4 “Rail Action day” e ad una “Action Week” organizzate dall’Associazione RAILPOL – a cui partecipano le polizie ferroviarie e dei trasporti dell’area europea – per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.
L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 182 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in 91 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 26 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito di verificare la provenienza illecita di 682 chilogrammi di materiale ferroso, tra cui il cosiddetto “oro rosso”, nonché di denunciare 1 soggetto privato per gestione non autorizzata di rifiuti sottoponendo a sequestro penale tutti i macchinari utilizzati per il trattamento degli stessi.
Nell’ambito dei controlli delle merci pericolose, sono state effettuate 16 verifiche su 9 carri ferroviari, italiani e stranieri. 9 le irregolarità riscontrate nel corso delle 2 “action week” dedicate, che si sono affiancate alle ordinarie attività di controllo, svolte dal personale della Specialità.
Nel 2022 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato anche 29 persone scomparse, di cui 22 minori.
Diversi gli episodi registrati anche quest’anno, di ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso in questi casi i giovani protagonisti ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni. Per questo la Polizia ferroviaria è da tempo impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario.
Sono stati 2.755 gli studenti raggiunti nel corso dell’anno, purtroppo in parte condizionato dal decorso della pandemia, nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool”, realizzato in collaborazione con il MIUR e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa dalla sua nascita, nel 2014, ha consentito di raggiungere più 300.000 studenti in oltre 3.500 incontri.