Polizia Locale di Vicenza, CUB proclama un nuovo sciopero degli straordinari: “Le elezioni passano, i problemi dei lavoratori rimangono”

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La CUB ha proclamato nuovamente lo sciopero del lavoro straordinario dal 4 giugno prossimo per tutti i lavoratori del comando di Polizia Locale di Vicenza. La posizione del sindacato è che, passate le elezioni e garantiti i servizi essenziali nel periodo, restano i problemi irrisolti.

“Al terzo turno prolungato il venerdì e il sabato – sostiene Giovanni Novello del CUB Vicenza – se ne sono aggiunti altri, ad esempio la formazione obbligatoria a Peschiera del Garda che obbliga di fatto ciascun agente a fermarsi oltre il normale turno di lavoro e a non vedere riconosciuto neanche il tempo del viaggio”.

Poi un appello a Giacomo Possamai, fresco di elezione: “Ricordiamo al nuovo sindaco – afferma Novello – che c’è una vertenza aperta in comando a Vicenza sul terzo turno prolungato degli agenti fino alle 3 del venerdì e del sabato, attuata nonostante la grave carenza di personale.

È un problema di cui non si è parlato in campagna elettorale, volutamente i candidati sindaco dei principali schieramenti hanno evitato di parlare dei diritti degli agenti di polizia locale di Vicenza che sono da mesi in vertenza contro l’amministrazione per chiedere di avere i giusti riposi, di poter lavorare in sicurezza, di avere turni di lavoro che gli consentano di programmare la propria vita familiare e sociale.

Gli agenti – prosegue il sindacalista – stanno lavorando in una sorta di perenne pronta reperibilità non retribuita economicamente. A questo si è aggiunto a partire dalla metà di maggio il corso di formazione obbligatorio a Peschiera del Garda programmandolo di fatto in orario straordinario. Procedura vietata dal contratto nazionale di lavoro”.

Queste, dunque le motivazioni rilanciate dalla CUB per proclamare lo sciopero del lavoro straordinario “per dare continuità alla vertenza in atto partita nel novembre 2022 e che cesserà solamente alla soluzione definitiva delle problematiche poste dai lavoratori e da noi più volte rappresentate in sede prefettizia”, conclude il sindacato.