Il no della Polizia Locale di Vicenza all’accordo per il turno notturno ha un sapore elettorale per il sindaco Rucco, ma Possamai lo accusa di strumentalizzazione. Ed è così che anche i vigili vicentini finiscono nel calderone della campagna elettorale in corso per il rinnovo degli organi di governo cittadino in programma a maggio 2023.
Come reso anche da queste pagine ieri, i sindacati di categoria, riuniti in assemblea, hanno detto no all’accordo con il Comune di Vicenza per il turno notturno della Polizia Locale: ovvero sull’estensione oraria del terzo turno il venerdì e il sabato, dall’1 alle 3 di notte. L’amministrazione comunale, che a novembre scorso ha varato il turno notturno, che resterà comunque in vigore, aveva avanzato una serie di proposte prevedendo modifiche all’orario, ma anche ritocchi alla previdenza integrativa (leggi qui).
A Il Giornale di Vicenza, l’attuale sindaco ricandidato, Francesco Rucco, ha lodato il lavoro della PL e ha detto: “L’assemblea ha respinto una proposta di accordo sindacale per poter garantire loro tutta una serie di situazioni migliorative del loro status di polizia locale. Prendo atto, ma respingere tutele sulla sicurezza della persona, dal punto di vista pensionistico e dal punto di vista dello stipendio, con la maggiorazione dell’indennità, e ridurre l’orario alle 2 di notte, lamentandosi che alle 3 non va bene, evidentemente è una scelta che non condivido e che sa anche un po’ di elettorale francamente“.
Ed è su queste parole che oggi Giacomo Possamai, candidato del centrosinistra, ha voluto dire la sua.
“Dire che la bocciatura dell’accordo sindacale ha un ‘sapore elettorale’ è fuori da ogni logica, visto che sono mesi che si susseguono le tensioni tra amministrazione comunale e personale della Polizia Locale di Vicenza”.
Il candidato sindaco ha quindi proposto la sua opinione sull’argomento: “Il tema dell’estensione del servizio in orari notturni è complesso e importante per la città. Il corpo di Polizia Locale vicentina ha manifestato disponibilità a discuterlo. Se non si è trovato un accordo può voler dire che serve altro lavoro perché le diverse aspettative delle parti trovino un punto di incontro”.
Queste infine le sue idee su come migliorare il servizio di Polizia Locale a Vicenza: “Vicenza ha bisogno di un cambiamento e di un nuovo modello di sicurezza urbana – ha detto Possamai -, che metta insieme le migliori pratiche già sperimentate in Italia e in Europa. Non servono i finti sceriffi con il distintivo di latta, perché il Comune non può sostituirsi allo Stato: un uso massiccio della tecnologia e una più forte attenzione sociale possono diventare i migliori alleati degli agenti della Polizia Locale”.
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