Polizia locale: fermato in mattinata per verifiche viene arrestato nel pomeriggio. Sull’uomo pendeva un ordine di arresto

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Comune di Venezia
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Ieri pomeriggio gli operatori del Servizio Sicurezza urbana della Polizia locale, su ordine della Procura generale di Venezia, hanno tratto in arresto un venticinquenne, M.B, di cittadinanza marocchina, in Italia senza fissa dimora.

Il soggetto, a conferma dell’alto livello di intensità dei controlli sul territorio, era già stato fermato una prima volta in mattinata da una radiomobile del Nucleo Pronto impiego della P.L. in via Dell’Avena, a Marghera, mentre girava con fare sospetto tra le abitazioni.

Ad una richiesta di esibizione dei documenti, l’uomo non era stato in grado di fornirli ed era stato quindi condotto al Comando generale per le attività di fotosegnalazione e prelievo impronte.

Dopo una verifica negativa sulle eventuali pendenze in atto, il soggetto, già tratto in arresto dalla Polizia locale per il reato di evasione, il 28 marzo 2019, da una Comunità in cui era in custodia cautelare, era stato rimesso in libertà.

Ieri pomeriggio con incredibile coincidenza temporale, spiegano gli agenti, pochi minuti dopo la remissione in libertà del sospetto, è arrivato al Comando generale l’ordine di carcerazione emesso in mattinata dalla Procura Generale di Venezia. Le radiomobili si sono messe quindi alla ricerca del giovane, riuscendo ad intercettarlo poco dopo sempre a Marghera in via Pasini.

Una volta arrestato, M.B. è stato condotto alla Casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia, dove dovrà scontare la pena di 1 anno, 10 mesi e 7 giorni di reclusione e pagare una multa di euro 5.400,00 per il reato di rapina.

Sempre ieri, intorno alle 17, una radiomobile del Servizio sicurezza urbana ha tratto in arresto a P.le Rossarol a Marghera un cittadino nigeriano, E.E.J., di 35 anni, colto in flagrante mentre spacciava una dose di cocaina a un trevigiano di 57 anni. Quando ha visto arrivare la pattuglia, lo spacciatore ha vistosamente deglutito: il pusher è stato portato in ospedale per verificare che non avesse ingerito ovuli di cocaina. Alla perquisizione gli agenti hanno rinvenuto 535 euro in banconote e due telefoni cellulari.