Polizia locale, il Nos raddoppia. Rucco: “più controlli con video sorveglianza e indagini”

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“Il Nos, Nucleo operativo speciale, raddoppierà i servizi grazie alla destinazione di due nuove unità”.

L’annuncio del potenziamento del nucleo, che permetterà di aumentare i controlli con videosorveglianza, indagini e appostamenti, è stato dato oggi dal sindaco Francesco Rucco in occasione del bilancio sull’importante attività svolta dall’inizio dell’anno ad oggi.

“Nell’ambito delle azioni di rafforzamento del controllo del territorio che sono una priorità della nostra amministrazione – ha proseguito il sindaco Francesco Rucco – potenziamo il Nos dopo aver valutato gli importanti risultati raggiunti dalle sole due persone attualmente destinate al nucleo”.

“Ho voluto personalmente questo rafforzamento – ha aggiunto il consigliere delegato Nicolò Naclerio – e ringrazio il sindaco che ha accolto la mia proposta. Contiamo così di arrivare ad una migliore capacità di operare sul territorio puntando a risultati più incisivi nei confronti sia delle attività di spaccio sia dei reati predatori”.

“Le due nuove persone da destinare al Nos – ha spiegato il comandante Massimo Parolin – saranno accuratamente selezionate con un avviso per il personale del comando. Poi tutto il gruppo effettuerà una formazione specifica a Milano, dove esiste un importante nucleo operativo dedicato in particolare all’attività antispaccio”.

Gli operatori del Nucleo operativo speciale NOS, con l’ausilio del gruppo antidegrado, durante l’anno in corso hanno infatti portato a termine un centinaio di interventi finalizzati al contrasto del microspaccio.

“Le operazioni – ha ricordato il consigliere delegato Nicolò Naclerio – si sono svolte soprattutto nella zona di Campo Marzo e in altre aree verdi della città in alcuni casi con l’ausilio dell’unità cinofila dell’Unione dei Comuni di Caldogno e Costabissara”.

Gli interventi, mirati all’individuazione degli spacciatori e ai loro acquirenti, hanno portato alla segnalazione all’autorità giudiziaria di sette persone per il reato di spaccio e alla segnalazione alla prefettura di 75 acquirenti di età compresa tra il 15 e i 60 anni.

E’ stato sequestrato oltre 1 chilogrammo di sostanza stupefacente, tra cui 1024,2 grammi di marijuana, 15,14 grammi di cocaina, 25,61 grammi di eroina, 40,97 grammi di hashish.

Gli acquirenti della droga sono stati quasi tutti individuati nell’area tra Campo Marzo e il quadrilatero: 16 erano all’interno dell’area verde di Campo Marzo; 13 nella zona compresa tra viale Eretenio, Ponte Furo e contra’ SS. Apostoli; 10 davanti all’ingresso della stazione SVT; 24 davanti in viale Milano; due in via Gorizia; uno in piazzale Bologna; uno in battaglione Monte Berico; otto tra Parco Fornaci e via Allende.

Le sostanze, una volta sequestrate vengono sottoposte ad una prima analisi da parte di personale dedicato attraverso un kit di reagenti che danno esito positivo in base al tipo di sostanza.

In 56 dei 100 interventi legati all’attività di spaccio, è stato proficuamente utilizzato il sistema di videosorveglianza installato sul territorio.

In altre 13 occasioni, l’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza collocate in città, hanno portato a individuare e identificare autori di furti, danneggiamenti e incidenti stradali con allontanamento, oltre a dare ausilio ai carabinieri per il rintraccio di persone da loro ricercate.

Il totale degli interventi ha portato all’identificazione di 248 persone, la maggior parte straniere, al foto segnalamento di 19 stranieri e 14 soggetti segnalati all’autorità giudiziaria per diversi tipi di reati.

Considerato il notevole aumento degli interventi effettuati dal personale nelle aree note per la frequentazione di persone dedite alla consumazione di bevande alcoliche e teatro di fatti di microcriminalità legati al micro spaccio di sostanze stupefacenti, il sindaco ha dato direttiva al comandante Massimo Parolin di provvedere all’aumento del Nucleo NOS di ulteriori 2 unità. Ciò permette di raddoppiare il servizio, con l’obiettivo specifico di indagare sui cosiddetti “reati predatori”, attraverso la visione di filmati delle telecamere di videosorveglianza, di svolgere indagini e appostamenti in relazione a situazioni di degrado e di lavorare per l’individuazione degli spacciatori, dei loro acquirenti e al sequestro delle sostanze stupefacenti.