Polizia locale Vicenza, anche Naclerio all’attacco di sindaco e comandante

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Polizia locale di Vicenza? Male equipaggiata, priva di formazione e con una guida distante dagli agenti che operano in strada. La pensa così Nicolò Naclerio, capogruppo nel consiglio comunale di Vicenza per Fratelli d’Italia.

“È dallo scorso anno – dichiara -, che Fratelli d’Italia chiede che le forze della Polizia Locale di Vicenza siano equipaggiate in modo tale da ridurre al minimo il rischio dell’intervento su strada. I nostri ripetuti allarmi sulla mancanza di aggiornamento sulla formazione, sull’aumento della pericolosità criminale, sulla distanza tra chi comanda il corpo di polizia e gli agenti in città, sono stati sempre letti dal sindaco e dalla sua maggioranza come una fotografia irreale, o solo percepita.

La realtà dei fatti parla chiaro – prosegue -: non c’è niente di percepito nei referti degli agenti al San Bortolo. È tutto reale, e tutto è conseguenza di una mancanza di interesse sull’argomento sicurezza e prevenzione, da parte di tutte le forze politiche che guidano Vicenza. Sindaco in testa.

La vicinanza agli agenti della Polizia Locale, da parte di Fratelli d’Italia, è massima. E non lo facciamo solo a parole, ma nei fatti. Perché di fatti ha bisogno Vicenza e i vicentini. Il sindaco, che ha la delega alla Sicurezza, se non riesce a salvaguardare l’incolumità dei suoi agenti con gli strumenti di cui dispone, come può pensare di salvaguardare tutta la città”? conclude Naclerio con un piglio che ricalca altri interventi del recente passato sul tema.

Dichiarazioni, quelle del meloniano, comuni a quelle di sindacati e altre forze politiche che di recente si sono espresse sul tema, partendo dall’ultimo episodio. Ovvero l’aggressione subita da due agenti della polizia locale di Vicenza intervenuti alcuni giorni fa per un Tso.

Ma – appare d’obbligo rimarcarlo – sono dichiarazioni che cozzano con quelle rilasciate a questa testata da Nives Pillan, vicecomandante della Polizia Locale di Vicenza, interpellata in merito alle gravi accuse mosse nei confronti del comando del corpo dal Sulpl (leggi qui).

Riportiamo alcuni passaggi: “C‘è un aspetto che è ben noto a ogni agente di polizia locale: chi fa questo lavoro mette in conto il rischio che comporta un intervento, proprio come un veterinario mette in conto di essere morso da un animale che sta curando, per fare un esempio”.

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Nives Pillan e Giacomo Possamai

E in merito alla considerazione che, in sostanza, alcuni agenti attaccano altri agenti di polizia locale? “Anche questo – ha risposto Nives Pillan – è da non sottovalutare, perché il comandante Parolin non è certo un dirigente nato e cresciuto dietro una scrivania. Come molti di noi, si è formato in tanti anni di operatività per strada. Sa cosa siginfichi fare questo lavoro, i suoi rischi e le esigenze degli agenti”.

Infine, sullo stato dell’arte del Corpo di Polizia locale ha chiarito: “Noi agenti svolgiamo regolarmente e a cadenza periodica corsi di aggiornamento, alternandoci anche in base alla materia trattata. Ad oggi non ci sono carenze di equipaggiamento tecnico, pur se è indubbio che ve ne siano di natura umana, con l’organico sottodimensionato. Ma anche in questo ambito è da precisare che l’attuale amministrazione comunale ha fatto sforzi in questo senso, provvedendo a nuove assunzioni. Forse non tutti sanno che ci sono 4 nuovi agenti in formazione e che per portarla a termine non basta un mese o due, ma almeno un anno”.