Un anno intenso e ricco di risultati: così può essere riassunto l’appena trascorso 2024 per il Settore operativo di polizia giudiziaria della Polizia Locale di Vicenza. Questa mattina al Comando di strada Soccorso Soccorsetto è stata presentata una relazione con tutte le attività svolte dal Nos (nucleo operativo speciale), dall’Unità cinofila e dalla Squadra antidegrado nel corso del 2024.
Il Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, prima di lasciare al comandante della Polizia Locale Massimo Parolin, al commissario Guido Guglielmi e al vice commissario Alessandro De Franciscis il compito di riferire dati e resoconti, ha sottolineato l’importanza del lavoro sul territorio da parte del settore operativo, le cui attività sono fondamentali per dare risposte dirette e immediate ai cittadini. Possamai ha sottolineato la lotta al fenomeno del microspaccio, attività fondamentale per la percezione di sicurezza, e si è poi soffermato sui risultati ottenuti dalla Squadra antidegrado, tema sempre particolarmente sentito da questa amministrazione, evidenziando che in due anni il problema, per esempio, dei bivacchi in centro storico è nettamente diminuito, il numero delle persone che stazionavano sotto i colonnati di Basilica e Palazzo Chiericati o nei pressi di altri luoghi simbolo della città è passato da trenta ad una decina scarsa: «L’obiettivo è quello di continuare su questa strada, contro il degrado urbano e a favore di una Vicenza sempre più sicura. Questa è l’occasione anche per ringraziare la polizia locale di Vicenza per il lavoro che quotidianamente svolge a servizio della nostra città».
Il comandante della Polizia Locale Parolin ha preferito lasciare che a “prendersi la scena” fossero De Franciscis e Guglielmi, che hanno il maggior merito dei risultati ottenuti, ma ha ha fatto una considerazione sulle sostanze stupefacenti esposte sul tavolo della conferenza stampa, frutto dei sequestri operati dalla Polizia Locale nelle corso del 2024. «Quello che vedete è una minima parte di quanto è stato sequestrato. Noi ci occupiamo di sicurezza urbana, perché la sicurezza pubblica è competenza della Polizia di Stato e delle altre forze dell’Ordine, ma credo che il nostro compito sia particolarmente delicato perché è il microspaccio che crea allarme sociale. Le grandi operazioni hanno grande impatto mediatico, ma al singolo cittadino fa molta più paura il piccolo spacciatore che vende una dose o anche il consumatore che ne fa uso. È questo che crea allarme sociale ed è su questo che noi cerchiamo di intervenire.»
Le attività del Nos
A dar conto di quanto fatto nel 2024 dall’Unità Nos (nucleo operativo speciale) è stato il vice commissario De Franciscis, che l’ha diretta e coordinata. Un lavoro non semplice quello del contrasto allo spaccio su strada, ma che ha dato risultati importanti: 200 controlli antidroga, circa 400 persone identificate, la maggior parte straniere, e di queste oltre 200 gravate da pregiudizi di carattere penale inerenti soprattutto al reato di spaccio; 25 le persone deferite all’autorità giudiziaria per reati diversi dai quelli in materia di stupefacenti. In tutto il Nos ha effettuato 137 operazioni mirate al contrasto dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti, con 36 persone deferite all’autorità giudiziaria e 13 arrestate in flagranza. Circa 11.460 dosi di sostanza stupefacente sequestrata (marijuana, eroina, cocaina e hashish), oltre 14.400 euro in contanti sequestrati, 126 persone segnalate al Prefetto per possesso di sostanze stupefacenti; 96 perquisizioni d’iniziativa eseguite su persona o in appartamento, con un riscontro positivo su 63 di queste, 1 arma bianca sequestrata durante i controlli dei soggetti che abitualmente frequentano le aree verdi della città; 25 interventi in cui è stato prestato ausilio ad altre forze di polizia; infine, 4 persone arrestate per altri reati.
In almeno un centinaio di interventi si è rivelato fondamentale l’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza in dotazione al comando. Appostamenti e controlli, anche in seguito a segnalazioni di residenti, hanno poi consentito di individuare diversi spacciatori che operavano all’interno di abitazioni. Sono state circa 300 le segnalazioni da parte dei cittadini, alle quali è stata data una risposta individuale tramite contatto diretto del segnalante e con gli opportuni controlli sul territorio.
Nel 2024 è infine continuata la collaborazione attiva con l’Upgsp (ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico) della Questura, con i carabinieri, con il Settore contrasto stupefacenti della Guardia di finanza (Nucleo Pef) e il Nucleo mobile della stessa Guardia di finanza.
A proposito dei “luoghi” degli spacci, è intervenuto ancora Possamai dicendo che la famosa cancellata di Campo Marzo ha reso l’area più sicura e nello stesso tempo, almeno per ora, non ha “spostato” lo spaccio concentrato su altre aree poco distanti come piazzale bologna, o via Torino. I numeri nel resto della città sono rimasti uguali.
L’Unità cinofila
L’Unità cinofila nell’anno appena passato è stata impiegata in 65 servizi di prevenzione e ha supportato il Nos in 35 interventi. Ha operato anche a supporto di altre forze di polizia per la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti. La presenza dell’unità cinofila si è rivelata particolarmente importante nei luoghi frequentati dai giovani, nei parchi e di fronte alle scuole, non solo con lo scopo di repressione, ma anche con l’obiettivo di prevenire: la presenza stessa dei cani funge da deterrente.
La Squadra antidegrado
Sono una dozzina gli agenti della squadra antidegrado, diretta e coordinata dal commissario Guido Guglielmi. Nel 2024 la squadra ha effettuato diverse attività di prevenzione e repressione delle situazioni di degrado in città. Oltre al passaggio mattutino nei luoghi noti di bivacco utilizzati da senzatetto e al controllo del territorio, le pattuglie hanno collaborato attivamente con il personale dell’Unità Nos sia nell’identificazione di persone, sia in operazioni particolari e complesse. Non è mancato, inoltre, il supporto alle altre forze di polizia statali in operazioni di alto impatto, mirate alla tutela della sicurezza urbana.
Un lavoro complesso ed emotivamente non sempre facile da gestire, perché svegliare una persona che bivacca sotto un portico porta a reazioni imprevedibili, anche sgradevoli, e non è sempre immediata da parte dei senzatetto la percezione di un intervento mirato anche ad offrire un aiuto. È un fatto però che la presenza costante delle pattuglie antidegrado sul territorio, in collaborazione con il personale del Nos, i servizi sociali e le unità di strada, ha fatto in modo che numerosi senzatetto accettassero l’accoglienza presso strutture comunali come l’albergo cittadino e San Marco: dal 2023 si è infatti registrata una costante diminuzione della presenza sul territorio di persone senza fissa dimora. “Quelli che rimangono – ha chiarito Guglielmi – non è perché non le invitiamo ad andarsene o non proponiamo loro un rifugio alternativo, è che proprio è impossibile convincerli ad accettare aiuto, né da noi né dall’unità di strada.»