Polizia Locale Vicenza, Sulpl Veneto chiede la testa del comandante Massimo Parolin: “Si dimetta, è responsabile”. La replica della vice Pillan

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Massimo Parolin comandante Polizia Locale Vicenza
Massimo Parolin, comandante Polizia Locale Vicenza

Il Sulpl ha chiesto le dimissioni di Massimo Parolin, comandante della Polizia Locale di Vicenza in relazione alle aggressioni recentemente subite, in diverse occasioni, da alcuni agenti. Ma dal comando berico arriva una difesa a spada tratta.

Il tema delle aggressioni è dibattuto da tempo, e la mossa del Sindacato Unitario dei Lavoratori di Polizia Locale, appunto Sulpl, aggiunge un elemento quanto meno controverso, forse anche provocatorio, se si pensa che in fondo il bersaglio dell’invettiva… è un collega.

Secondo il Sulpl “il personale non viene formato, gli strumenti non vengono forniti oppure sono obsoleti o insufficienti. I protocolli operativi non ci sono o non vengono applicati”.

Questi aspetti sarebbero emersi secondo il sindacato nel corso di una recente aggressione nel corso della quale hanno avuto la peggio due agenti, finiti in ospedale, dopo essere intervenuti per un Trattamento sanitario obbligatorio (Tso).

Sull’intervento, Il Sulpl dice: “La centrale operativa aveva comunicato agli agenti che il destinatario (del Tso, ndr) era un soggetto non aggressivo. Sono intervenuti in due: nessuna pattuglia in supporto, nessun casco da Tso, nessuno scudo. I giubbotti anti proiettili sono troppo pochi e le taglie troppo piccole. Il personale medico non era ancora sul posto, arriverà solo in un secondo momento”.

Sempre secondo il Sulpl, si è trattato del quinto episodio in poco più di quindici giorni con 8 agenti infortunati complessivamente.

Fatte queste considerazioni, l’affondo nei confronti di Parolin: “Il comandante del Corpo di Polizia Locale di Vicenza – afferma il sindacato – è responsabile verso il sindaco dell’addestramento, della disciplina e dell’impiego tecnico-operativo degli appartenenti al Corpo. La legge quadro sull’ordinamento della Polizia Locale (L. 65/86) parla chiaro ed è proprio per la violazione di questa ratio legis che, alla luce dei gravi avvenimenti che hanno coinvolto gli appartenenti al Corpo di Polizia Locale di Vicenza che chiediamo le dimissioni del comandante“.

Così conclude il Sulpl che ha inoltre diffidato il sindaco Giacomo Possamai dall’inviare agenti in servizio senza adeguati sistemi di protezione.

Massimo Parolin comandante Polizia Locale Vicenza

Questa mattina, abbiamo cercato di contattare il comandante Parolin, al comando della PL dal 2019, per avere la sua posizione in merito all’attacco frontale portato dal Sulpl. Dalla sede di Stradella Soccorso Soccorsetto ci hanno riferito che è attualmente in ferie.

Abbiamo però raccolto la posizione di Nives Pillan, vicecomandante della Polizia Locale di Vicenza, per la quale, innanzitutto, è meglio fare chiarezza su come sono andati realmente i fatti recenti, denunciati dal sindacato: “Le cose – ci ha detto – sono andate un po’ diversamente. In particolare, i due agenti poi aggrediti hanno operato muniti di dispositivi di protezione adeguati, con il supporto di altre due pattuglie e alla presenza di un medico del Suem.

Non capisco poi – ha aggiunto – la polemica sui giubbotti anti-proiettile in relazione a un intervento per un Tso. Comunque, gli stessi, sono sempre in dotazione alle pattuglie e le auto con le quali intervengono ne sono dotati”.

Ma il nocciolo della questione, secondo la vicecomandante Pillan, è un altro. “Innanzitutto sarebbe stato doveroso riferire anche che grazie all’intervento dei due agenti, effettivamente intervenuti per un caso molto delicato, il paziente stesso, il personale medico e, soprattutto, i famigliari dell’uomo in stato di agitazione non si sono fatti niente.

Inoltre – prosegue il vicecomandante -, c’è un aspetto che è ben noto a ogni agente di polizia locale: chi fa questo lavoro mette in conto il rischio che comporta un intervento, proprio come un veterinario mette in conto di essere morso da un animale che sta curando, per fare un esempio. Forse, il sindacato dovrebbe spostare il raggio della sua azione a livello nazionale, per tutelare una categoria che opera con sempre maggiori incombenze e che quindi meriterebbe maggiore attenzione a livello complessivo”.

polizia locale vicenza
Nives Pillan e Giacomo Possamai

E in merito alla considerazione che, in sostanza, alcuni agenti attaccano altri agenti di polizia locale? “Anche questo – ha risposto Nives Pillan – è da non sottovalutare, perché il comandante Parolin non è certo un dirigente nato e cresciuto dietro una scrivania. Come molti di noi, si è formato in tanti anni di operatività per strada. Sa cosa siginfichi fare questo lavoro, i suoi rischi e le esigenze degli agenti”.

Da queste pagine, nel corso degli ultimi anni, abbiamo dato molto spazio alle rimostranze della polizia locale in merito alle condizioni in cui opera a Vicenza. Chiediamo dunque alla vicecomandante lo stato dell’arte. “Noi agenti – ci ha risposto – svolgiamo regolarmente e a cadenza periodica corsi di aggiornamento, alternandoci anche in base alla materia trattata.

Ad oggi non ci sono carenze di equipaggiamento tecnico, pur se è indubbio che ve ne siano di natura umana, con l’organico sottodimensionato. Ma anche in questo ambito è da precisare che l’attuale amministrazione comunale ha fatto sforzi in questo senso, provvedendo a nuove assunzioni. Forse non tutti sanno che ci sono 4 nuovi agenti in formazione e che per portarla a termine non basta un mese o due, ma almeno un anno”, ha concluso la vicecomandante Pillan.