Lo scorso giugno, su iniziativa del ‘Comitato Pomari’ di Vicenza, gli abitanti del quartiere si sono riuniti in assemblea per discutere sul futuro dell’area verde del vialetto Elsi. Si tratta di un’area che nel 2017 era stata destinata alla creazione di nuovi orti urbani, tale progetto però è fallito poiché nel sottosuolo sono state individuate sostanze inquinanti incompatibili con la coltivazione di piante edibili. “Nonostante le varie richieste inoltrate negli anni – affermano i rappresentanti del comitato in una nota – ancora nessuno ha spiegato agli abitanti del quartiere quali sostanze si trovino sotto il terreno né quale sia la loro tossicità. Questo silenzio è intollerabile poiché non solo mette a repentaglio la salute delle persone, ma blocca anche ogni possibile futuro per l’area in questione. Il quartiere pretende di sapere la
verità sullo stato di inquinamento dell’area”.
“Non possiamo più accettare che la vita nelle periferie della città sia messa in secondo piano, né possiamo accettare la logica secondo cui le persone vengano cacciate dal centro storico per essere emarginate nei quartieri periferici lasciati a se stessi in nome del tanto decantato, quanto discriminatorio, decoro urbano, logica che anima la delibera della Giunta Comunale riguardo al regolamento per gli esercizi commerciali in centro storico saltata agli onori della cronaca nelle scorse settimane. Noi crediamo che anche chi abita le periferie abbia diritto ad un quartiere dignitoso, sano, accogliente, vivo e stimolante. Così, in occasione dell’assemblea di giugno, è emerso il bisogno della cittadinanza di sapere quali inquinanti si celano nel sottosuolo ma allo stesso tempo è stato scelto di utilizzare l’area verde del vialetto Elsi indipendentemente dalle scelte (o meglio dal nascondersi) dell’Amministrazione Comunale”.
“Ed è per questo che abbiamo scelto di sostenere la volontà del quartiere Pomari di creare un giardino condiviso, non più una semplice area verde ma uno spazio pensato da e per gli abitanti, un esperimento di autogestione di un bene comune che sarà caratterizzato dalla semina di specie autoctone e di flora utile sia a scopi didattici sia al mantenimento di insetti impollinatori”.
Un esperimento che comincerà domenica prossima. Per questo il comitato lancia un appuntamento a chi ama il quartiere: domenica 27 settembre alle ore 10.00 presso l’area ex-orti lungo il vialetto Elsi è organizzata una giornata di lavoro comunitario, sarà indispensabile portare con sé portando guanti, rastrelli, zappe, vanghe, scope. Il primo passo sarà la pulizia, poi procederemo con lo sfalcio dell’erba, la lavorazione del terreno e
infine si procederà insieme alle semine e ai trapianti: “vogliamo disegnare un giardino che risponda alle esigenze di tutte/i, per questo invitiamo tutta la popolazione a partecipare a questa iniziativa. Il tutto si svolgerà rispettando le norme anticontagio”.